Il Milanese Imbruttito molla tutto e fa un film. «Piacerà anche fuori dalla "circonvalla"»

Il Milanese Imbruttito molla tutto e fa un film: «Piacerà anche fuori dalla "circonvalla"»

di Ferruccio Gattuso

Immaginatevi l’Urlo di Munch in cima a un grattacielo milanese, quando lo stress da business ha divorato lo stomaco e un affare da diversi “kappa” è appena sfumato: ovviamente sarà un sesquipedale “fi.a!”.

Così prende il via "Mollo tutto e apro un chiringuito", prima avventura cinematografica del Milanese Imbruttito nelle sale di tutta Italia dal 7 dicembre (ovviamente Sant’Ambroeus) in trecentocinquanta copie.

«Quella parola è una preghiera laica - spiega all’anteprima al cinema Odeon il protagonista Germano Lanzoni, tra le altre cose speaker ufficiale del Milan allo stadio – Si tratta di una delle due effe, insieme a quella di Fatturato, che tiene insieme il mondo». Perlomeno quello dell’Imbruttito, manager assurto prima a mitologia del web grazie all’inventiva di un trio creativo composto da Tommaso Pozza, Federico Marisio e Marco De Crescenzio, e poi diventato «una vera maschera milanese», come quelle della commedia dell’arte. Pronta, sperano il distributore Medusa, il produttore QMI e il team Il Terzo Segreto di Satira alla regia, a conquistare lo Stivale.

Insomma, «oltre la circonvalla», oltre il Cap 20121, quello che definisce la nobiltà cittadina (secondo il M.I.).

Il manager materialista per cui contano i danée ha la sua nota filosofia: quando sei a un evento, «ci si deve ricordare solo di chi fattura come o più di te»; «il tram è lo sposta-poveri»; «l’ascensore va chiamato mentre si chiude la porta di casa, per ottimizzare i tempi». Ecco, un tipo così, dopo un affare sfumato, molla tutto, manda a quel paese il super-capo guru alla Steve Jobs (con volto e improbabile codino di Claudio Bisio) e si tuffa nel business di un bar chiringuito su una spiaggia sarda. Laggiù, il business non c’è, ma il manager capirà che «non si devono portare gli Imbruttiti alla Sardegna, ma la Sardegna agli Imbruttiti». Favola con la morale e una serie di risate collegate all’incontro-scontro tra il metropolitano e gli autoctoni di un immaginario paesino pastorale chiamato Garroneddu. «Esco dalla mia comfort-zone – spiega Lanzoni – e mi porto dietro lo stagista Giargiana, of course». A Milano il film è stato girato tra i palazzi di Citylife, piazza Duomo, via Paolo Sarpi. La “culla” alla quale, naturalmente, l’Imbruttito tornerà.


Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Novembre 2021, 09:20
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