La raccolta miracolosa dei vestiti invernali per i clochard: 38mila in poche ore

Emergenza freddo, i milanesi donano 38mila capi ai senzatetto

di Simona Romanò
Alla fine il freddo, quello vero, è arrivato. Secondo le previsioni, almeno fino all’8 dicembre le temperature scenderanno progressivamente, costringendo il Comune a perfezionare il piano per accogliere clochard e profughi. Ieri, in dieci punti della città, si è svolta la prima raccolta benefica di coperte, sacchi a pelo, giacconi e indumenti pesanti, promossa da Palazzo Marino, e i milanesi generosi non hanno deluso: 38mila i capi raccolti, beni essenziali per chi si appresta a passare i mesi di gelo nelle strutture del Comune. C’è di tutto: una vera e propria mobilitazione cittadina.

«La raccolta è diventata ormai un appuntamento fisso di novembre, un modo per far sapere ai più fragili che la città non li lascerà soli», ha detto l’assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino. Intanto, sono stati allertati i dormitori con 2780 posti a disposizione per l’emergenza freddo, un numero raggiunto nel 2013 dopo aver più che raddoppiato i letti (nel 2011 erano 1.248). Saranno inoltre impiegate 17 unità notturne, che gireranno per la città, nei parchi e nei luoghi dove solitamente i clochard si recano per trascorrere le notti all’addiaccio. Inoltre il centro aiuto Stazione Centrale rimarrà aperto fino a mezzanotte.

«La massima attenzione è stata richiesta fin da oggi affinché si possa intervenire tempestivamente segnalando i ricoveri a chi si trova si trova per strada - ha assicurato Majorino - attualmente Milano dà un posto letto a circa 7000 persone tra senza fissa dimora, richiedenti asilo e rifugiati e dalle prossime settimane si appresta ad aprire le proprie strutture ad altre 2780 persone per notte.
Uno sforzo gigantesco». E l’invito: «Segnalate persone in difficoltà allo 02/88.44.76.45».

Ultimo aggiornamento: Domenica 26 Novembre 2017, 23:30
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