Professionisti pronti a fare da "lavatrici" per i contributi elettorali versati in nero da aziende e imprenditori. Questo il cuore dell’inchiesta milanese nella quale oggi sono stati indagati l'europarlamentare di Fdi Carlo Fidanza e Roberto Jonghi Lavarini, anche detto il 'barone nero’. Le ipotesi di reato sono finanziamento illecito e riciclaggio.
Tutto parte dal servizio di un giornalista di Fanpage che, infiltrato, registra i dialoghi con Jonghi Lavarini (condannato a due anni per apologia del fascismo), Fidanza (europarlamentare Fdi che intanto si è dimesso da tutti gli incarichi di partito) e la neoconsigliera del Comune di Milano, e all'epoca candidata di Fdi, l'avvocato Chiara Valcepina (che non risulta allo stato indagata).
I pm hanno acquisito il filmato integrale con oltre 100 ore di registrazioni da cui è venuto a galla un presunto sistema di “lavanderia”, di cui parla proprio Jonghi Lavarini, per pulire soldi versati in nero destinati alla campagna elettorale e usati anche per altre elezioni.
“Ho appreso dagli organi di stampa di essere stato iscritto sul registro degli indagati a seguito dell'inchiesta di Fanpage - ha commentato Fidanza -. Al momento non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Sono sereno e ovviamente a disposizione della Procura per chiarire quanto prima ogni aspetto di questa vicenda”.
Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Ottobre 2021, 21:38
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