Reddito di cittadinanza, la famiglia 'invisibile': sulla carta nullatenenti, avevano 4 case e 28 auto

Avevano 28 veicoli intestati: 12 e 11 ciascuno tra i due uomini, e gli altri cinque alla donna

Reddito di cittadinanza, la famiglia 'invisibile': sulla carta nullatenenti, avevano 4 case e 28 auto

Dichiaravano di non avere un reddito nè beni di alcun tipo, definendosi nullatenenti. In realtà, invece, lo stesso nucleo familiare,formato da due fratelli e la moglie di uno di loro, tutti con precedenti per furto e reati contro il patrimonio, avevano molti beni mobili e immobili. Avevano, infatti, 28 veicoli intestati12 e 11 ciascuno tra i due uomini, e gli altri cinque alla donna. E ancora, una casa a Monza, e altri tre immobili in Lombardia tra Lecco, Gallarate, e il paesino di Golasecca, nel varesotto. Nonostante questa situazione, percepivano tutti e tre il reddito di cittadinanza, a partire dal 2019, nell’ordine di circa 400 euro mensili a testa.

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Come riporta il Corriere, la truffa è emersa durante una serie di controlli dei carabinieri di Monza su parte degli oltre 4 mila cittadini della provincia di Monza che percepiscono il sostegno economico introdotto con decreto nel gennaio 2019 come misura di contrasto alla povertà. Il 10% di questi si è rivelato privo dei requisiti necessari per ottenere il reddito di cittadinanza, in un campionario di imbrogli che militari, procura e Inps hanno fatto venire alla luce. C’erano quelli che indicavano, inventando, di avere figli a carico, altri di essere ormai italiani acquisiti da oltre dieci anni, ma in realtà erano mmigrati da pochi mesi. 

Le indagini sono cominiciate lo scorso settembre e, su circa 300 persone, sono state scoperte 30 che ricevevano indebitamente il reddito di cittadinanza, per un danno quantificato in oltre 200 mila euro. Il reato ipotizzato dagli inquirenti nei loro confronti è quello di truffa aggravata, perché commessa ai danni dello Stato, in relazione al reato della «indebita percezione».

Un'inchiesta conclusa, a fronte della clamorosa vicenda della banda di romeni che aveva messo in piedi una gigantesca frode per aggirare i vincoli posti dalla legge per incassare il sostegno economico del Governo.

I truffatori, poi, avevano postato un video su TikTok mostrandosi a festeggiare con una valanga di soldi. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Novembre 2021, 14:04
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