Covid in Lombardia, il bollettino di sabato 8 maggio 2021: 1.584 nuovi positivi e 43 decessi in 24 ore

Covid in Lombardia, il bollettino di sabato 8 maggio 2021: 1.584 nuovi positivi e 43 decessi in 24 ore

Covid in Lombardia, il bollettino di sabato 8 maggio 2021. Secondo il quotidiano bollettino diffuso oggi dalla Regione Lombardia oggi sono 1584 i nuovi positivi al coronavirus su 52497 tamponi effettuati (3 per cento). In calo anche il numero dei ricoveri: nelle terapie intensive oggi si trovano 490 pazienti covid, uno meno di ieri, mentre nei reparti il calo è più consistente, sono infatti 118 in meno, per un totale di 2850. I decessi sono infine 43.

Covid in Italia, il bollettino di oggi sabato 8 maggio 2021: 10.176 nuovi casi e 224 morti. In calo ricoveri e terapie intensive

Scende il numero dei ricoverati: in terapia intensiva sono 490 (uno meno di ieri) e negli altri reparti 2.850, in diminuzione di 118. Sono invece 43 i decessi, che portano il totale dei morti da inizio pandemia a 33.149.

Questi i nuovi casi divisi per provincia: Milano 424, Brescia 169, Varese 169, Monza e Brianza 164, Como 115, Bergamo 157, Pavia 90, Mantova 85, Cremona 49, Lecco 44, Lodi 56, Sondrio 29. 

La Lombardia resta in zona gialla e pensa alla ripartenza. In tal senso, allentare il coprifuoco è importante, ma lo slittamento di un'ora o di due ore solo in parte riuscirebbe a dare una decisa spinta alla ripresa economica delle attività. È quanto sostiene l'analisi su base mensile dell'Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza focalizzata sulle attività di somministrazione.

Con le regole di questi giorni della zona gialla «rafforzata», spostare il coprifuoco alle 23 consentirebbe a bar e ristoranti una limitata crescita dei ricavi: 18,6 milioni di euro. Un pò meglio lo spostamento del coprifuoco alle 24 con un recupero di 33,6 milioni di euro. Eppure tra gli esperti c'è chi pensa che l'Italia abbia riaperto troppo presto.

Mentre si discute sulla fine del coprifuoco, infatti, il direttore di Malattie Infettive 3 all'ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, non nasconde le proprie perplessità. «È evidente - ha spiegato in una intervista all'Eco di Bergamo - che in Italia è in atto un esperimento diverso da altri Paesi, dove si è optato per una campagna vaccinale di massa quando si era chiusi e si è vista subito una caduta di casi e morti. Noi, invece, abbiamo messo il carro davanti ai buoi, senza avere abbastanza vaccini sul carro». 


Ultimo aggiornamento: Sabato 8 Maggio 2021, 18:20
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