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Dopo la direttiva inviata dal Viminale alle prefetture per monitorare gli spostamenti dei cittadini nelle aree più critiche per il coronavirus, i pochi cittadini in partenza arrivano con il biglietto che viene controllato dagli addetti delle ferrovie prima di accedere al binario, come sempre. C'è chi va a Firenze, a Bologna, a Roma, a Grosseto, a Verona, in Svizzera.
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Solo un passeggero diretto a Napoli per lavoro mostra la certificazione rilasciata da datore di lavoro che giustifica la necessità dello spostamento. L'unico lieve via vai di gente in stazione è rappresentato dall'arrivo di quei pochi pendolari che arrivano a Milano per lavoro, da Treviglio, da Brescia, da Piacenza, da Pavia, su treni «praticamente vuoti».
INIZIATI I CONTROLLI Intanto sono iniziati i controlli per i viaggiatori in partenza: agli ingressi per accedere al binario, dove vengono controllati i biglietti, è stato predisposto un apposito desk per il controllo degli accessi dove il personale della Polizia Ferroviaria, assieme a quello dell'esercito, controllano le partenze e fanno compilare e firmare ai viaggiatori l'autocertificazione dove devono specificare da dove arrivano, dove sono diretti e per quali motivi stanno viaggiando (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute).
Le persone che rientrano a casa, dove hanno la residenza o il domicilio, non devono firmare alcuna certificazione.
Al varco, anche se i viaggiatori sono pochi, si è comunque creata una lunga fila di persone in attesa di compilare il modulo. Le operazioni infatti risultano al momento lente perché molti viaggiatori non hanno l'autocertificazione e la devono compilare al momento. La Polizia spiega a tutti di mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Marzo 2023, 00:46
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