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Secondo quanto riporta Il Giorno, una ragazza di 23 anni, che fa l'infermiera, stava cercando un appartamento per vivere da sola e non mettere a rischio contagio i genitori e i tre fratelli: e la giovane si sarebbe sentita dire dal proprietario «scusi ma lavora in un reparto con pazienti Covid-19 e non ce la sentiamo di lasciarle in affitto l'appartamento».
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Silvia R., questo il suo nome, ha raccontato al quotidiano milanese il suo dramma: «Volevo essere più tranquilla verso i miei genitori, le mie due sorelle e mio fratello minorenne. È un’idea che mi è venuta autonomamente e che la mia famiglia ha subito capito e rispettato, le sue parole.
Ne avevo selezionate alcune - continua - in una ho lasciato perdere perché l’entrata era in comune con una coppia di anziani e ho preferito tutelare la loro salute». Nella seconda telefonata, la già citata frase di rifiuto per via del suo lavoro a contatto con i contagiati.
«Sono delusa più che arrabbiata, sono tutti bravi a fare appelli pubblici, ma se c’è da entrare nel concreto si tirano indietro. Non sono l’unica a cui è successo, tutti i miei colleghi stanno cercando di allontanarsi dalle famiglie per proteggerle: una mia amica si è vista più volte rifiutare l’affitto. Siamo infermieri, non siamo untori». Alla fine la giovane ha comunque trovato una sistemazione, grazie ad alcune conoscenze: «Ora che sono sola, sono più tranquilla».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Marzo 2020, 14:26
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