Coronavirus a Milano: «Non si affitta agli infermieri». Silvia, 23 anni: «Tutti bravi a fare appelli pubblici, ma poi...»

Coronavirus a Milano: «Non si affitta agli infermieri». Silvia, 23 anni: «Tutti bravi a fare appelli pubblici, ma poi...»
Se all'inizio dell'epidemia di coronavirus sui social si scherzava su eventuali cartelli di discriminazione nei confronti dei settentrionali, ora non si scherza più, e i discriminati rischiano di essere quegli eroi che ogni giorno cercano di salvare le vite delle persone: accade perciò che a Milano non si affitti più a chi lavora negli ospedali, a contatto con i malati di Covid19.

Leggi anche > Spallanzani: «151 positivi, 18 con supporto respiratorio. Dimessi in 32»

Secondo quanto riporta Il Giorno, una ragazza di 23 anni, che fa l'infermiera, stava cercando un appartamento per vivere da sola e non mettere a rischio contagio i genitori e i tre fratelli: e la giovane si sarebbe sentita dire dal proprietario «scusi ma lavora in un reparto con pazienti Covid-19 e non ce la sentiamo di lasciarle in affitto l'appartamento».

Leggi anche > Giovanni ricoverato insieme al papà: «Lui è morto, io in terapia intensiva»

Silvia R., questo il suo nome, ha raccontato al quotidiano milanese il suo dramma:
«Volevo essere più tranquilla verso i miei genitori, le mie due sorelle e mio fratello minorenne. È un’idea che mi è venuta autonomamente e che la mia famiglia ha subito capito e rispettato, le sue parole.
Ne avevo selezionate alcune - continua - in una ho lasciato perdere perché l’entrata era in comune con una coppia di anziani e ho preferito tutelare la loro salute
». Nella seconda telefonata, la già citata frase di rifiuto per via del suo lavoro a contatto con i contagiati.

«Sono delusa più che arrabbiata, sono tutti bravi a fare appelli pubblici, ma se c’è da entrare nel concreto si tirano indietro. Non sono l’unica a cui è successo, tutti i miei colleghi stanno cercando di allontanarsi dalle famiglie per proteggerle: una mia amica si è vista più volte rifiutare l’affitto. Siamo infermieri, non siamo untori». Alla fine la giovane ha comunque trovato una sistemazione, grazie ad alcune conoscenze: «Ora che sono sola, sono più tranquilla».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Marzo 2020, 14:26
© RIPRODUZIONE RISERVATA