Coronavirus in Lombardia, Attilio Fontana annuncia nuove possibili restrizioni dopo l'incontro con sindaci e prefetti della Regione. «Proporremo le nuove misure al Cts, il primo obiettivo è ridurre l'affollamento sui mezzi di trasporto pubblico e una didattica a distanza parziale, con un'alternanza dad-lezioni in presenza per le scuole superiori», ha spiegato il 'governatore' lombardo.
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LE RICHIESTE
La Lombardia, ancora duramente colpita dal Covid, si prepara ad una nuova stretta a causa dell'aumento dei contagi, con un'ordinanza di Regione Lombardia che entrerà in vigore a partire da domani. Niente lockdown e coprifuoco ma ci saranno più limitazioni per bar e ristoranti, più controlli e un ritorno seppur parziale della didattica online per le scuole superiori, in modo da evitare affollamenti sui mezzi pubblici. «Le nuove misure non saranno drammatiche - ha spiegato il governatore lombardo, Attilio Fontana, al termine del vertice con i sindaci lombardi, con il prefetto di Milano, Renato Saccone, e con i capigruppo dei partiti in Consiglio regionale, in cui si sono confrontati sulle proposte da portare al Comitato tecnico scientifico -. I lombardi possono essere meno preoccupati ma devono essere attenti alle misure altrimenti c'è il rischio che l'epidemia degeneri. Io sono meno preoccupato che a marzo». I provvedimenti dell'ordinanza saranno omogenei su tutta la Lombardia, non ci saranno restrizioni in più a Milano o nei territori più colpiti perché, come ha sottolineato Fontana, «il virus purtroppo è diffuso in tutta la regione». Uno degli obiettivi è quello di ridurre la movida serale: ci sarà quindi il divieto di consumare bevande su suolo pubblico dopo una certa ora.
Tra le ipotesi in campo c'è poi quella che i bar dalle 18 potranno restare aperti solo per il servizio al tavolo e in ogni caso per tutti i pub e bar la chiusura potrebbe essere anticipata alle 21, mentre per i ristoranti l'ipotesi è quella di una chiusura alle 23.
L'ordinanza contiene poi lo stop di tutte le competizioni sportive dilettantistiche di carattere regionale che prevedono il contatto fisico, comprese quelle dei settori giovanili, oltre che la chiusura delle sale gioco, sale scommesse e bingo. La Regione Lombardia, in accordo con i sindaci, chiederà al governo anche un aumento della quota di smartworking per tutte le attività dove è possibile metterlo in campo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Ottobre 2020, 19:46
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