C'è il Coronavirus, linee d'emergenza intasate: «Mia mamma ha avuto un malore, 17 minuti per avere una risposta»

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L’emergenza legata al coronavirus intorno alla “zona rossa”, la Lombardia e in particolare il lodigiano, sta portando verso il collasso l’organizzazione sanitaria. Un caso emblematico delle difficoltà nelle quali lavorano i bravissimi medici della zona è raccontato dal quotidiano Il Cittadino, che ha parlato della storia di una donna anziana che ha avuto un malore, con il 112 (numero di emergenza) che ha risposto dopo oltre un quarto d’ora.

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Precisamente sono 17 minuti quelli che due fratelli hanno dovuto attendere per avere una risposta: colpa della psicosi coronavirus, con tantissime persone che allertano lo stesso 112 per le richieste di tamponi. «Il 112 era intasato ed è andato in tilt - hanno raccontato al quotidiano lodigiano - La mamma ha avuto un momento di afasia, faceva fatica a parlare. Abbiamo chiamato il medico di famiglia, lui ha detto di allertare il 112: noi abbiamo chiamato in ospedale, loro hanno detto che dovevamo chiamare un’ambulanza».

«Alle 11 abbiamo provato col 112, ma riattaccavano, allora siamo passati al 118: per impiegare hanno impiegato 17 minuti. Alle 11.35 sono arrivati e hanno deciso che saremmo andati a Lodi: noi eravamo contenti, ma quando siamo arrivati c’erano due persone col tampone positivo». «I medici sono fantastici, ma è l’organizzazione che non va, va rivista: se l’ospedale è concentrato su questa emergenza devi garantire altre strutture per far fronte alle altre necessità».
Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Febbraio 2020, 17:43
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