Corona e la rissa, l'altro uomo lo inguaia: «È successo dopo le 20.30» Rischia un nuovo arresto?

Corona e la rissa, l'altro uomo lo inguaia: «È successo dopo le 20.30» Rischia un nuovo arresto?
Il caso di Fabrizio Corona e della rissa ormai è un giallo: la lite, solo verbale, documentata dal sito MilanoToday con un video che vedeva l'ex fotografo dei vip inveire contro un altro uomo, è diventata la vera e propria notizia del giorno, con dichiarazioni e controdichiarazioni da parte degli avvocati. Il legale dell'ex paparazzo aveva precisato, in mattinata, che Fabrizio era stato provocato dall'altra persona, un suo ex collaboratore, che secondo lo stesso Corona si era appropriato di un suo orologio di lusso.

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L'avvocato della persona coinvolta però, in una nota, smentisce tutto, e anzi inguaia l'ex fidanzato di Belen, soprattutto per quanto riguarda l'orario della lite: «In primo luogo occorre precisare che il mio Assistito è stata parte puramente passiva degli accadimenti della scorse notte avvenuti a Milano dopo le ore 20.30», dice l'avvocato Federico Costa Angeli, che rappresenta l'uomo coinvolto, che chiede di restare anonimo per tutelare la sua privacy non essendo un personaggio pubblico. «Nello svolgimento delle proprie attività lavorative l’Assistito è stato aggredito, ingiuriato e minacciato (come si evince palesemente dal video diffuso) senza aver provocato in nessun modo le azioni del tutto “esagerate” del Corona».

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L'importanza dell'orario in cui si è verificata la rissa non è banale: Corona infatti, per le disposizioni del giudice, deve tornare a casa non oltre le 20.30.
«L’episodio si è verificato alla presenza di numerosi astanti che non possono non concordare con tale versione. Non può ritenersi casuale, ma attinente alla realtà dei fatti, che nel video non si veda l’Assistito prima agire e poi reagire alle provocazioni e alle minacce - continua l'avvocato - Del tutto prive di fondamento risultano pure le “motivazioni” addotte dal Collega, l’ Avv. Chiesa, in merito alla responsabilità e ai fatti relativi “all’orologio scomparso”; essendo in corso anche un relativo procedimento nelle opportune sedi giudiziarie».

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Niente furto del Rolex, quindi, almeno secondo l'avvocato, che annuncia una querela. E precisa: la persona in questione non è mai stata un collaboratore di Corona
«Al momento è in atto la valutazione degli accadimenti e la stesura di una relativa querela che verrà depositata nei termini di legge, stante gli ingenti danni causati all’Assistito dal comportamento e dalle parole proferite dal Corona.
Si precisa, infine, che l’Assistito è un soggetto Libero Professionista, che da anni svolge il proprio lavoro con rispetto e onestà, incensurato e tengo a sottolineare che lo stesso non ha mai prestato attività di lavoro subordinato al Corona
».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Aprile 2018, 22:53
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