Coprifuoco in Lombardia, Centinaio (Lega): «Io esco, vediamo se mi arrestano»

Coprifuoco in Lombardia, Centinaio: «Io esco, vediamo se mi arrestano»

Gianmarco Centinaio è un importante esponente della Lega, ma si dice pronto a violare il coprifuoco in Lombardia, imposto per un'ordinanza firmata dal presidente Attilio Fontana, che appartiene al suo stesso partito. Il senatore ed ex ministro delle Politiche agricole e forestali, infatti, è decisamente contrariato dalla decisione dei vertici regionali lombardi.

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La proposta del coprifuoco, che impedisce ai cittadini lombardi di uscire di casa dalle 23 alle 5, era stata avanzata dal 'governatore' Attilio Fontana al Governo. Alla fine, Fontana e il ministro della Salute, Roberto Speranza, hanno firmato l'ordinanza oggi. Gianmarco Centinaio, però, si è detto contrario in un'intervista a Il Foglio: «E allora sapete che faccio da domani? Dopo le 23 scendo in strada e mi metto a passeggiare in viale Cremona, nella mia Pavia. Vediamo se qualcuno viene ad arrestarmi».

Si è parlato anche di presunte pressioni di Matteo Salvini su Attilio Fontana, con l'obiettivo di evitare il coprifuoco notturno per la Lombardia. «Non so se davvero Matteo ha chiesto ad Attilio un passo indietro, ma il coprifuoco e la chiusura dei centri commerciali nei weekend sono una sciocchezza, un grosso equivoco» - ha spiegato Centinaio - «Il mio sarà un atto di disobbedienza civile, per dimostrare l'inutilità di questa misura. Lo dicono tutti, è un provvedimento Potemkin: è una c...a pazzesca».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Ottobre 2020, 22:40
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