In consiglio regionale il pasticcio zona rossa finisce in bagarre. Fischi, insulti e arriva la Digos: seduta sospesa due volte

In consiglio regionale il pasticcio zona rossa finisce in bagarre. Fischi, insulti e arriva la Digos: seduta sospesa due volte

di Giammarco Oberto

Uno sta in ginocchio per 15 minuti, come un condannato a morte in giacca blu e mascherina. Lo dileggiano, gli buttano monetine da 20 centesimi. Intorno è tutta una bolgia di urla, fischi e fischietti, cartelli sventolati. Da una parte: «Ora basta», «Fuori la verità». Dall’altra «Buffoni», «Andate a lavorare». Sembra San Siro il giorno del derby (prepandemia), invece è l’aula del Consiglio regionale, riunito per ascoltare le comunicazioni di Fontana sul pasticciaccio zona rossa che zona rossa non doveva essere. Udienza sospesa più volte, ingresso della Digos, sei espulsioni, due censure, e alla fine le posizioni non si muovono di una virgola.

Per la maggioranza l’errore è del ministro Speranza, per le opposizioni è della Regione. E quella che resta negli annali è una scena che definire indecorosa non basta. Fontana ci aveva provato, a spiegare. «Oggi cercherò di mantenere la mia consueta pacatezza anche se dovrò fare molto fatica, perché credo che la misura alla quale questo Consiglio regionale è giunto sia colma». Errore, il peggio doveva ancora arrivare. Per sbeffeggiarlo gli mettono davanti un pallottoliere colorato.

Prosegue: «La mancata registrazione dei guariti è una falsa notizia; sono sempre stati inviati correttamente, i nostri tecnici non hanno mai inserito numeri n modo artificioso: a noi interessa una valorizzazione realistica della pandemia».«Non è corretto che il destino di una regione possa essere legato ad un indicatore esile come l’Rt - insiste - non è possibile che i destini di milioni di persone siano affidati a dati esili, convenzionali e facoltativi». E qui l’aula esplode. Partono i fischi, dai banchi dell’opposizione spuntano i cartelli, «Ora basta», da quelli della Lega pure, con le facce di Conte e Speranza “Pinocchio”. Il consigliere di +Europa Michele Usuelli si mette in ginocchio in mezzo all’aula: «Vi chiedo in ginocchio i dati». È il delirio: i leghisti gli buttano monetine, Fontana e Moratti parlottano perplessi, la seduta viene sospesa, Usuelli è portato fuori dalla Digos. Mezz’ora e si riprende, ma il clima non cambia e via una nuova sospensione. La minoranza abbandona l’aula, la maggioranza approva una mozione di censura nei confronti del ministro Speranza. La seduta è tolta


Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Gennaio 2021, 09:05
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