I narcos della Comasina controllano la polizia col drone: 9 indagati

I narcos della Comasina controllano la polizia con il drone: 9 indagati

di Salvatore Garzillo
Gli arresti non fermano gli affari. I clienti vogliono “farsi”, le piazze di spaccio devono continuare a lavorare. L’operazione “Red Carpets” di una settimana fa che ha portato all’arresto di 23 persone - tra cui un poliziotto - alla Comasina e a Bruzzano non ha piegato il mercato. Il controllo stava velocemente passando a un altro gruppo contiguo a quello appena decapitato.

Sabato mattina gli agenti di Comasina hanno notificato 8 avvisi di garanzia ed eseguito 9 perquisizioni che hanno portato al sequestro di quasi 40mila euro in contanti. Di questi, 19.500 euro erano nell’appartamento a Baranzate di Bollate di tre serbi con precedenti, tutti legati al campo nomadi della zona. I nomi di spicco, però, sono quelli di Lucio Carvelli, 27 anni, e di sua sorella Maria Emilia, 21, figli del boss di Quarto Oggiaro Mario condannato nel 2009 a 30 anni di carcere. La ragazza aveva nella sua casa di Novate Milanese un drone professionale che gli investigatori ritengono servisse a monitorare le auto della polizia che uscivano dal commissariato.

C’erano anche 5 pitbull, razza amata da lei e dal fidanzato 28enne Simone Pittella, in carcere per l’ultima operazione antidroga della squadra mobile.
Pittella è cresciuto nel mito di Scarface e del boss del narcotraffico colombiano Escobar, motivo per cui ha chiamato uno dei suoi cani Pablo. Perquisito anche il negozio di abbigliamento della Carvelli chiamato - “Bonnie e Clyde”. Nel decreto ci sono i nomi del fratello di Pittella, il 31enne Christian (in casa aveva una parete nascosta che si suppone servisse da cassaforte, ma al momento era vuota) e dei loro cugini Mattia Capobianco, 32 anni, e Simone “Budy” Capobianco, 28, già in affidamento in prova dopo un arresto per droga del 2016. In quell’occasione lo trovarono in compagnia di Christofer Scirocco (nipote del boss Giuseppe “Pepe” Flachi), coinvolto in “Red Carpets” in quanto gestore della piazza di spaccio di Bruzzano assieme a Daniele Del Pan e a Pittella. L’operazione ha svelato la cessione della piazza della Comasina da parte di Luca Saccomanno e del cognato Laurence Rossi a un gruppo di ex collaboratori: 200mila euro da pagare a rate in cambio del “nokietto”, un semplice cellulare Nokia che conteneva tutti i numeri dei clienti.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Luglio 2018, 06:00
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