Il Municipio 1, con il suo presidente Fabio Arrigoni, ha stilato un dossier di 15 direttrici più pericolose nella Cerchia dei Navigli, fra il manto stradale a gruviera e la presenza dei binari dismessi o ancora in esercizio, ma con le crepe a lato molto subdole.
Al primo posto per pericolosità c’è il percorso degli Olivetani - Vico -San Vittore che oggi è interessato dai cantieri della M4. Secondo posto a Castelfidardo-Principessa Clotilde dove dagli anni Sessanta sopravvivono le vecchie rotaie del 31. E ancora: via Bramante, Carroccio-Lesmi-Cesare da Sesto, Torino-Carrobbio-Cesare Correnti, tra Palestro e piazza Cavour, Pagano-Mascheroni-V Alpini, Medaglie d’Oro-Porta Romana-Lamarmora (zona Policlinico), Pasubio-Baiamonti, piazza Missori. Tutti caratterizzati dal cocktail micidiale “masselli-binari”. E proprio lungo le strade malmesse aumentano i ciclisti che per “difendersi” pedalano sui marciapiedi, spesso a velocità elevata, mettendo a rischio così la sicurezza dei pedoni. È totale la condanna di Fabio Arrigoni per questo comportamento; il presidente reclama dai ciclisti «più responsabilità». Poi, ammette la necessità di un piano salva-biker e propone «di tracciare una “fetta” di strada vicino al marciapiede in asfalto liscio». Una sorta di tragitto sicuro che va a sostituire, anche se in minima parte, le piste ciclabili. E ancora, rivolto a Palazzo Marino: «Stop a nuovi cantieri dove corrono i tram, prima siano rimossi i binari morti». Questo lo chiedono da tempo, ma invano, anche i cicloattivisti.
L’idea di Arrigoni è anche di facilitare la mobilità delle biciclette istituendo il contromano autorizzato per le due ruote in alcune strade a senso unico.
Come già accade in via sperimentale in via Brera. E che «potrebbe essere esteso in via Solferino e corso Garibaldi».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Aprile 2018, 06:00
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