Caterina Collovati, telefonata choc in trasmissione: «A 17 anni mi hanno stuprata»

Caterina Collovati, telefonata choc in trasmissione: «A 17 anni mi hanno stuprata»

di Ida Di Grazia

Detto da voi, il racconto choc di una telespettatrice di Caterina Collovati: «Avevo 17 anni anni quando mi hanno stuprata». Un racconto a cuore aperto, avvenuto in diretta su Telelombardia, questa mattina, mentre la conduttrice commentava con gli ospiti in studio il tema del giorno: la violenza sulle donne e il caso Grillo.

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Parlare di violenza sulle donne in tv è sempre importante, farlo con i giusti toni non è sempre facile, ma quando questo avviene scatta un'empatia particolare tra conduttore e telespettatore che è unica nel suo genere.

Proprio questa mattina Caterina Collovati durante la sua trasmissione "Detto da voi" (in onda dal martedì al giovedì su Telembardia), ha affrontato il tema della violenza sulle donne partendo dal caso del presunto stupro del figlio di Beppe Grillo; con lei in collegamento il direttore di Leggo Davide Desario. Il format prevede che arrivino anche chiamate da parte dei telespettatori e quello che è accaduto in diretta è stato davvero intenso.

«Ci ha chiamato una nostra telespettatrice affezionata -  ha raccontato Caterina Collovati - è una signora che ha già chiamato in passato. Si chiama Carmela ed è una telespettatrice di telelombardia molto vivace, con uno spiccato accento del meridione, ma non so dirle esattamente di dove. Già in passato ci aveva raccontato che aveva cresciuto i suoi figli da sola, che era un donna forte, da ammirare, ma mai ci saremmo aspettati il racconto di questa mattina».

La signora Carmela intervenendo a Detto da Voi, ha raccontato di uno stupro subito all'eta di 17 anni e da cui è nata una bambina: «Oggi Carmela - spiega la Collovati - ha 74 anni, e aver chiamato per raccontare un fatto così privato è veramente importante. Ci ha detto che un uomo molto più grande di lei l'ha stuprata quando era ancora minorenne, era il 1966 e allora viveva ancora in famiglia con un padre padrone e con i fratelli che non le consentivano di uscire e a cui non poteva parlare di quello che le era accaduto. Solo la mamma sapeva tutto e considerata l'epoca lei ha scoperto di essere incinta al settimo mese. Quando è nata la bambina per non imbarazzare la propria famiglia decide di lasciare la figlia al brefotropio di viale Piceno, che c'è ancora dal 1911, ho controllato! Un anno dopo però contro tutto e tutti torna a riprendersi la bambina e inizia a viviere per strada, perchè la sua famiglia la caccia di casa».

Tutto lo studio è in silenzio immerso nel racconto di questa donna fortissima che ha lottato per l'amore di sua figlia, però la vita le ha riservato altri dolori: «Dieci anni dopo - prosegue la giornalista - conosce un ragazzo, nasce un bambino, ma anche questo si rivela una brutta esperienza e quindi deve crescere questi bambini completamente da sola e da allora non ha più voluto un uomo accanto. Io sono rimasta sorpresa, le ho detto che l'abbracciavo, che è importante che lei abbia raccontato questo, e soprattutto che è una donna fortissima. È un esempio per tutte quelle donne che hanno subito violenza per dire che ce la possono fare comunque, nonostante tutto, certo ora magari se ti accade qualcosa del genere puoi denunciare, ma la donna resta sempre colei che deve difendersi e spiegare . Ed è vergognoso ... ripensandoci non abbiamo fatto molta strada da allora. I casi come quelli Carmela esistono ancora, e che la violenza non può e non deve essere un marchio che colpevolizza la vittima. Cosa ancora più grave se un concetto di questo tipo esce dalla bocca di un politico...in un colpo solo ci troviamo negli anni 60, ma non tutte le donne sono forti come Carmela».


Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Maggio 2021, 22:33
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