Bullone nel panino della mensa scolastica: scatta una multa pesantissima

Un bullone trovato da un bambino di quinta elementare della scuola Rinnovata Pizzigoni di Milano

Bullone nel panino della mensa scolastica: scatta una multa pesantissima

di Redazione web

Ha ricevuto il massimo della multa prevista dal contratto, ovvero 750 euro di sanzione, l'azienda che ha fornito il panino con all'interno un bullone trovato da un bambino di quinta elementare della scuola Rinnovata Pizzigoni di Milano. Ma il Comune e Milano Ristorazione, cioè la società comunale che si occupa dei pasti nelle scuole della città, stanno valutando altre iniziative per il danno di immagine subito.

Secondo una perizia il bullone veniva dalla macchina utilizzata per la preparazione del pane. La vicesindaca Anna Scavuzzo lo ha spiegato in una riunione congiunta delle commissioni Partecipate ed Educazione convocata proprio per discutere dell'episodio, a cui ha partecipato anche Bernardo Notarangelo, presidente dimissionario di Milano Ristorazione. Nei prossimi giorni il sindaco Giuseppe Sala nominerà un presidente ad interim in attesa del bando per il sostituto, che comunque sarà presidente e non anche direttore generale come è stato finora. Alla riunione sono stati forniti anche i dati sulle verifiche effettuate dall'unità di controllo, di cui fanno parte 12 persone, di cui cinque concentrate sulla refezione scolastica, cioè sul cibo delle mense. Nel 2022 sono state fatte 191 visite e sono stati controllati 18.900 pasti per bambini, 2.044 pasti per adulti e 16.211 pasti nei luoghi in cui vengono prodotti. Per quanto riguarda la qualità sono state 766 le non conformità rilevate, 255 meno del 2021.

Dopo l'episodio del bullone trovato nel panino il presidente di Milano Ristorazione Bernardo Notarangelo ha rassegnato le sue dimissioni. «Ci sono due fattori che hanno determinato progressivamente questa umana stanchezza - ha spiegato in commissione al Comune di Milano -, io per tre anni ho lavorato in modo entusiasta e credo indefessa.

Questa stanchezza deriva con sincerità dal fatto che un pò mi sono sentito la moglie data per scontata». Inoltre Notarangelo ha sottolineato come per quattro anni ha lavorato anche come direttore generale, «con un emolumento che era non solo largamente inferiore a quello dei miei riporti ma anche dei riporti dei miei riporti - ha sottolineato -. Mi permetto di dare un suggerimento, io tanto sono uscito quindi non sono un polemica, abbiamo visto tutti le responsabilità che prende questa posizione e credo che non abbia senso che la retribuzione del direttore generale di Milano Ristorazione debba essere inferiore a quella del direttore generale di Milanosport. E se fossi il Comune farei anche una griglia basata su elementi oggettivi. Questo è stato uno dei morivi che mi ha motivato a ritirare la mia candidatura».

L'ex presidente di Milano Ristorazione ha infine spiegato come nell'ultimo Cda da lui presieduto in aprile «ho comunicato l'avvio di un progetto di analisi e di proposta sul rafforzamento delle misure di prevenzione per accadimenti di questo genere, cioè ritrovamento di corpi estranei - ha concluso -. Questo gruppo di lavoro sta lavorando e relazionerà al Cda, il tema è rafforzare la sicurezza in modo molto strutturato».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Aprile 2023, 18:43
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