Baby bulli, botte e minacce a coetaneo: «Settemila euro o ti accoltelliamo»

Baby bulli, botte e minacce a coetaneo: «Settemila euro o ti accoltelliamo»

di Salvatore Garzillo
Possiamo definirla una storia di bulli perché gli arrestati hanno 15 e 16 anni, ma il loro profilo è quello di criminali consumati. Dopo aver aggredito un conoscente, infatti, gli hanno chiesto settemila euro come risarcimento per la presunta rottura di un cellulare durante una lite. Una estorsione in piena regola, con tanto di messaggi minatori in cui si paventava l’arrivo di fantomatici “amici egiziani” armati di coltello.

Succede in zona Porta Romana. La vittima è un ragazzino di 16 anni che ha trovato il coraggio di denunciare i suoi aggressori. All’inizio della settimana si è presentato con la madre al commissariato di zona per querelare un sudamericano di 16 anni che il giorno prima gli aveva spaccato un ombrello di legno sulla testa. Agli agenti la storia è sembrata strana, così hanno chiesto al ragazzino di spiegare cosa avesse scatenato quell’aggressione, scoprendo che era tutto era nato da un rimprovero. Il 16enne aveva infatti scritto al sudamericano per dirgli di «tenere a posto le mani», riferendosi a una recente uscita con i suoi amici ai quali aveva presentato proprio il futuro bullo. Quest’ultimo, invece di scusarsi, ha minacciato il ragazzino e il giorno dopo lo ha aggredito in strada con l’ombrello provocandogli ferite guaribili in 5 giorni. In quell’occasione la vittima è riuscita a bloccare e a mettere in fuga il sudamericano, ma pochi minuti dopo è stato raggiunto da un complice, un ragazzino italiano di 15 anni, che gli ha chiesto settemila euro come risarcimento per la rottura del cellulare del suo aggressore. Una richiesta sollecitata nelle ore successive da messaggi di questo tenore: «Voglio i soldi e ne voglio tanti», «Se non mi dai i soldi ti farò accoltellare dai miei amici egiziani». I poliziotti hanno dato al 16enne due banconote da 50 euro in precedenza fotocopiate e lo hanno invitato a presentarsi all’incontro in un parchetto della zona.

Appena i bulli hanno afferrato i soldi, sono stati arrestati per estorsione.
Il sudamericano, che deve anche rispondere di lesioni personali, ha perso tutta l’arroganza di fronte agli agenti.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Maggio 2018, 09:56
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