Travolsero e uccisero fidanzati sul lago di Garda con il motoscafo, condannati due turisti tedeschi

Travolsero e uccisero fidanzati sul lago di Garda con il motoscafo, condannati due turisti tedeschi

di Greta Posca

Quasi un anno dopo dopo quel terribile impatto del motoscafo che causò la morte di Greta Nedrotti, 24 anni e Umberto Garzarella, 37, ieri è arrivata la sentenza. Il Tribunale di Brescia ha condannato per omicidio colposo i due turisti tedeschi che il 19 giugno sulla sponda bresciana del lago di Garda travolsero con il loro motoscafo Riva il gozzo in legno fermo e sul quale c’erano i due fidanzati. Patrick Kassen (che guidava) a quattro anni e sei mesi e Christian Teismann (suo amico e proprietario della barca) a due anni e undici mesi. Garzarella morì sul colpo, mentre il corpo della giovane venne trovato a ore di distanza a una profondità di quasi cento metri. Il pm Maria Cristina Bonomo aveva chiesto sei anni e mezzo per chi guidava e quattro anni e sei mesi per l’amico, che è un manager di una delle aziende leader al mondo nella produzione di computer. Kassen, quattordici ore dopo l’incidente, accettò di sottoporsi all’alcol test, che in un primo momento risultò negativo e in un secondo positivo con un valore di 0,38 grammi per litro, mentre Teismann rifiutò. «Non ci siamo accorti, pensavamo di aver colpito un tronco» è sempre stata la linea difensiva dei due tedeschi.

Per il pm invece, «nessuno avrebbe potuto scambiare l’impatto con altro che non fosse una barca... Non serve un grande sforzo invece per percepire la violenza, la forza distruttiva del Riva. Come ha potuto non vedere? Solo una totale assenza di lucidità del pilota Patrick Kassen lo ha reso possibile. Hanno consumato alcolici per tutto il pomeriggio». Presenti i genitori delle due vittime nonostante non si siano costituite parti civili in quanto risarcite prima dell’inizio del processo. «Solo loro sanno cosa è successo quella sera, ubriachi o no. Io non posso dare giudizi, la loro coscienza rimarrà tutta la vita. Questo dolore rimarrà a loro come rimarrà a me», ha detto Enzo Garzarella, il papà di Umberto. «Non possiamo fare altro che accettare il giudizio, la legge italiana è questa. La nostra condanna è iniziata il 19 giugno» è il commento dei genitori di Greta Nedrotti. La difesa dei due tedeschi ha già annunciato ricorso.


Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Marzo 2022, 07:55
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