Bergamo, polemica per le ronde di Forza Nuova sui treni: «Tornati alle deportazioni del 1944»

Bergamo, polemica per le ronde di Forza Nuova sui treni: «Tornati alle deportazioni del 1944»
I loro ideatori ed esecutori le chiamano "passeggiate della sicurezza", ma sono vere e proprie ronde che vengono effettuate sul treno serale Bergamo-Milano. Ad organizzarle sono diversi militanti di Forza Nuova, poco più di una decina, che salgono a bordo con le loro felpe nere e il logo del partito, mirando a, assicurano loro, «garantire sicurezza ai pendolari».

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L'iniziativa, però, ha suscitato parecchie polemiche. Le critiche maggiori sono giunti dalla sezione bergamasca dell'Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi nazisti (ANED), che ha condannato così le ronde di Forza Nuova: «Sono ronde fasciste e illegali, che partono oltretutto dalla stazione di Bergamo, dove il 17 marzo 1944 partirono 573 persone alla volta di Mauthausen. Tra di loro c'erano anche donne e bambini, e solo 126 fecero ritorno a casa. Sembra di essere tornati all'incubo delle deportazioni».



Non fu, quello, l'unico caso di deportazione che colpì la città di Bergamo: poche settimane dopo, ci fu una nuova partenza forzata per Mauthausen. L'ANED ha voluto sottolinearlo: «I fascisti hanno la memoria corta e vogliono farci credere di essere portatori di legalità e sicurezza, ma lo fanno proprio in quella stazione che fu l'inizio della fine per tanti concittadini. Solo lo Stato può garantire la tutela dei cittadini, chiediamo a Trenord e alle autorità di intervenire e perseguire i responsabili delle ronde. Ha ragione Liliana Segre quando dice che "quando c'era Mussolini, i treni arrivavano in orario, soprattutto quelli delle deportazioni"».

I militanti di Forza Nuova, dal canto loro, si difendono così: «Siamo intervenuti su una delle tratte ferroviarie più pericolose d'Italia, specialmente di sera. Non vogliamo sostituirci alle forze dell'ordine, che siamo pronti a chiamare in casi di emergenza».


Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Ottobre 2018, 11:17
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