Barbara d'Urso invita sul suo Taxi a due piazze: «Vi farò ridere con gag ed equivoci». Al Teatro Nazionale di Milano

La conduttrice ritorna in teatro dopo 15 anni. La regia è Chiara Noschese

Milano, Barbara d'Urso invita sul suo Taxi a due piazze: «Vi farò ridere con gag ed equivoci». Al Teatro Nazionale

di Ferruccio Gattuso

I taxi ci sono ancora, le corna pure. Grazie al cielo, anche le belle commedie resistono e, come nel caso di Taxi a due piazze, si guadagnano i galloni del classico. Ma da quell’ormai lontano 1984, in cui la pièce del britannico Ray Cooney andò in scena nella versione italiana diretta da Pietro Garinei con Johnny Dorelli protagonista, il mondo è cambiato parecchio. Ecco perché al volante di quel taxi, oggi – a cominciare dal Nazionale dal 14 al 26 febbraio, e poi in tour per l’Italia - brilla il sorriso di Barbara d’Urso, al ritorno in teatro dopo quindici anni. La primadonna della tv nazionale aveva nostalgia del palco e Chiara Noschese, regista specialista di musical e commedia, era ben felice di accontentarla.

Stacanovista in tv, attiva sui social, autrice del podcast Amiche Mie: dove ha trovato tempo e energia per questa nuova impresa?

«Nelle mie riserve di follia e amore per il lavoro. Nel weekend avevo del tempo libero, ora lo impiegherò recitando in giro per l’Italia. Ho sfruttato ogni momento della giornata per incastrare le prove e l’impegno a Pomeriggio Cinque, e finché non debutterò starò sul filo dell’adrenalina».

Che poi è la sua benzina.

«L’adrenalina è quella che ti fa sentire viva, e che ti fa affrontare missioni apparentemente impossibili.

Dovremo riempire ogni sera un teatro da 1500 posti. E per di più farlo ridere».

Cosa la attrae di questa commedia di culto?

«Innanzitutto la soddisfazione di interpretare per prima la versione al femminile di questa pièce perfetta, che Ray Cooney ha riscritto espressamente per noi. Nel mondo qualsiasi altro allestimento deve aspettare il nostro debutto, ed è un motivo di orgoglio».

E poi?

«Il personaggio che interpreto è una sfida per me: questa donna, Giulia, sfrutta il suo lavoro da tassista per gestire due mariti e due vite. È bigama ed è una clamorosa bugiarda. Quanto di più diverso da me, che detesto le bugie e i tradimenti. Infine c’è la sfida che comporta una commedia degli equivoci, un meccanismo a orologeria dove non puoi permetterti di sbagliare una battuta. Fortunatamente sul palco ci sono con me attori bravissimi come Rosalia Porcaro, Franco Oppini e Gianpaolo Gambi».

Lei esordì come attrice nei primi anni 80, tra sceneggiati e cinema: avrebbe mai pensato di avere un “piano B” da conduttrice numero uno della tv italiana?

«Nessun piano B, in realtà: nel 1980 ero a Domenica In con Pippo Baudo, lavoravo a programmi su Telemilano e a sceneggiati in Rai come Delitto in via Teulada. Il lavoro non mi ha mai spaventato».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Febbraio 2023, 08:22
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