Arrestata 25 volte in 12 anni per furti in casa. La 25enne chiede i domiciliari al campo rom: «Devo allattare il mio neonato»

È stata arrestata ben 25 volte in 12 anni. La giovane, da quando ha compiuto 14 anni - diventando punibile per legge - a oggi, che di anni ne ha 25, ha frequentato molte carceri d'Italia. Il motivo? La donna, una rom, è specializzata in furti di appartamento, commessi da Milano a Firenze, da Brindisi a Oristano. E, adesso, la giovane è finita nuovamente in carcere. 

Furti in gioiellerie nel centro storico, arrestati i Bonnie e Clyde di Roma: rubati oggetti per 110mila euro

Tentano di rubare in un appartamento zona San Siro: arrestate tre donne rom. Avevano dei cacciaviti

Arrestata 25 volte in 12 anni: il furto in appartamento

È finita di nuovo in carcere una ragazza di etnia rom dopo che sabato i carabinieri l'hanno bloccata mentre tentava assieme a due complici di forzare la porta di ingresso di un appartamento in un condominio di via Capecelatro,
in zona San Siro a Milano. Notate da una residente, le 3 donne di 20, 21 e appunto 25 anni, sono state bloccate con tre cacciaviti indosso vicino alla porta dell'appartamento, danneggiata ma non ancora completamente
forzata.

Le indagini

Gli approfondimenti sull'identità della 25enne hanno permesso ai carabinieri di scoprire che era anche destinataria di un provvedimento definitivo di carcerazione per 7 anni e 6 mesi emesso dal Tribunale di Pavia. La donna, infatti, nonostante la giovane età ha alle spalle una lunga serie di reati, tutti furti in appartamento, per cui è stata arrestata, fornendo alle forze dell'ordine sempre diverse generalità.

I furti messi a segno

La prima volta è stata arrestata a Piacenza nel 2011, poi una lunghissima serie di episodi in tutta Italia: sud (Brindisi), centro (Firenze, Pescara, Grosseto e Rimini), nord (Venezia, Trieste, Pavia e Milano) e anche isole.

Dal carcere invoca i domiciliari

La donna, ora in carcere a San Vittore, ha richiesto di essere sottoposta ali arresti domiciliari presso il proprio campo nomadi, per poter provvedere all'allattamento del figlio neonato. Per quanto riguarda le due complici, una è finita a San Vittore mentre per la seconda sono stati disposti i domiciliari.