Alessia Pifferi pensava che sua figlia Diana fosse un «peso». La madre della bambina morta di stenti a 18 mesi dopo essere stata abbandonata per una settimana nella casa di Ponte Lambro (Milano), voleva sentirsi «libera» per qualche giorno dalla responsabilità «di essere una ragazza madre».
Lo aveva raccontato negli interrogatori dopo il ritrovamento del cadavere della bimba in via Parea. E lo stesso quadro è stato confermato dalle chat, che gli investigatori della Squadra mobile hanno analizzato durante le indagini sul caso.
Alessia Pifferi soffre di «evidente instabilità affettiva»
Secondo il gip Fabrizio Filice, la donna soffrirebbe di una «evidente instabilità affettiva recentemente» manifestata «in una forma di dipendenza psicologica dall’attuale compagno, che l’ha indotta ad anteporre la possibilità di mantenere una relazione con lui anche a costo di infliggere enormi sofferenze», culminate nella morte della bambina, riporta Il Corriere della Sera.
#CristinaKichner, uomo punta la pistola in faccia alla vicepresidente argentina https://t.co/4waRPd0zLZ
— Leggo (@leggoit) September 2, 2022
Il giudice ha rigettato la richiesta di accesso al carcere del professor Pietro Pietrini, incaricato dalla difesa per redigere una consulenza neuroscientifica e psichiatrica su Alessia Pifferi.
#AlessiaPifferi, la figlia #Diana era «un peso»: la tragica scoperta dalle #chat della #mamma https://t.co/jt6B86sazH
— Leggo (@leggoit) September 2, 2022
Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Settembre 2022, 19:59
© RIPRODUZIONE RISERVATA