Aereo precipitato a Milano, ipotesi «stallo del motore»: nelle telecamere la caduta in picchiata

Al vaglio degli inquirenti e degli investigatori anche la possibile avaria dopo l'acquisizione di alcuni filmati che riprendono il velivolo precipitare con il muso a 90 gradi prima di disintegrarsi sull'edificio

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Tra le ipotesi che hanno portato l'aereo a schiantarsi contro la palazzina a Milano, ci sarebbe anche lo «stallo del motore». Al vaglio degli inquirenti e investigatori che indagano sull'incidente aereo di ieri alle porte di Milano ci sarebbe anche l'avaria al motore.

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Sull'incidente aereo di San Donato Milanese, nel quale sono morte otto persone tra cui un bambino di nemmeno due anni, spunta anche l'ipotesi di stallo al motore. Secondo le prime indiscrezioni, infatti, a parlare di blocco al motore sarebbe stato uno dei tecnici dell'Enav che si occupa del caso, sulla base dei filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, in cui si vede il velivolo precipitare ad altissima velocità con il muso a 90 gradi e disintegrarsi sull'edificio. Da quel video, i cui fotogrammi dovranno essere analizzati dalla polizia scientifica, però non risulta il motore in fiamme. 

Le indagini, per capire l'esatta dinamica che ha portato alla morte di 8 persone tra cui un bambino, continuano senza sosta e sono  tutt'ora in corso acquisizioni di carte e file anche audio su disposizione della Procura di Milano per far luce sull'incidente aereo. 

I pm Paolo Filippini e Mauro Clerici che, con l'aggiunto Tiziana Siciliano, coordinano l'inchiesta per disastro colposo, hanno individuato un lungo elenco di documenti da raccogliere: dai registri di volo al piano di manutenzione annuale dell'aereo costruito in Svizzera e con motore canadese fino alle registrazioni delle comunicazioni con la sala radar. Alle indagini collaborerà anche l'Ansv, l'Agenzia Sicurezza Volo che parteciperà, per esempio, all'analisi della scatola nera per la quale è necessario per altro uno specifico software di decriptazione dei dati. Da quanto è stato riferito il Pilatus Pc-12, di proprietà e pilotato dal magnate romeno Dan Petrescu, sarebbe arrivato a Linate lo scorso 30 settembre e durante la sosta nell'aeroporto milanese non è stato sottoposto ad alcun intervento manutentivo né avrebbe fatto rifornimento di carburante.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Ottobre 2021, 17:05
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