Barcollava ed era sotto effetto di alcol e droga. “È possibile che sia stato io...” ha dichiarato durante l’interrogatorio Abraham Rasi, il 23enne marocchino senza fissa dimora, che il 6 marzo ha aggredito con un coltellino sei persone in zona stazione centrale a Milano. A riportare le sue parole è il suo avvocato Nicola D'Amore che sottolinea come l’aggressore non ricorda bene i fatti perché non del tutto lucido. Nelle foto e nel video esclusivo mostrato dal programma “Dritto e rovescio” di Rete4, il 23enne ha il volto sanguinante e cammina ciondolando. Le ferite sul viso sono la conseguenza della colluttazione con i poliziotti che l’hanno fermato poco dopo la serie di aggressioni. Dopo essere stato preso, infatti, è stato medicato al Fatebenefratelli e ora si trova nel carcere di San Vittore.
Una notte di paura a Milano
La bufera scatenata da Abraham Rasi è cominciata lunedì sera intorno alle 17.40 nel sottopasso Mortirolo, accanto alla stazione centrale di Milano. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, l'uomo ha aggredito per prima una 39enne italiana, usando un coltello per derubarla del telefono. Successivamente, in via Gluck, ha rapinato una cittadina salvadoregna, prendendole il telefono cellulare e la tessera Atm. Poco dopo, in via Sammartini, si è scagliato contro una cittadina spagnola di 34 anni, derubandola di 20 euro e del cellulare.
Successivamente, il marocchino è andato in viale Brianza nei confronti di una 24enne, che era col suo fidanzato, a cui avrebbe rubato le carte di credito.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Marzo 2023, 22:55
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