Bossetti: «Non ho ucciso Yara e non smetterò mai di proclamarmi innocente», la lettera al cronista

Video
Un appello disperato che si infrange sulla sentenza della Cassazione. «Sono innocente e lo griderò finché avrò voce». Lo scrive Massimo Bossetti in una lettera al cronista di News Mediaset Enrico Fedocci inviata a poche ore dalla sentenza definitiva che lo condanna al carcere a vita per l'omicidio di Yara Gambirasio, la ginnasta 13enne di Brembate di Sopra, il cui corpo venne trovato il 26 febbraio 2011 in un campo a Chignolo d'Isola, nel Bergamasco.

LEGGI ANCHE: Bossetti, fischi in carcere dopo la condanna: «Trasferitemi, non voglio impazzire»

«Caro Enrico fai giungere a tutti la voce di un innocente condannato al carcere a vita senza MAI potersi difendere», esordisce il muratore di Mapello nel biglietto scritto a penna che l'inviato di News Mediaset ha pubblicato su Facebook.


 



«Questa - continua Bossetti - non è una cosa da paese civile. Io sono INNOCENTE - ribadisce - e lo griderò finché avrò voce. MAI smetterò di lottare con i miei avvocati che mi difendono per sincera convinzione e amore di Giustizia - conclude l'ergastolano - per dimostrare la mia INNOCENZA!!».
 
 

Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Ottobre 2018, 18:32
© RIPRODUZIONE RISERVATA