Bologna, urla, calci e schiaffi ai bimbi: maestra arrestata. Il Comune: «Sospesa dalla scuola»

Urla, calci e schiaffi ai bimbi, maestra arrestata per maltrattamenti in classe a Bologna

E' stata sorpresa a schiaffeggiare un bambino in classe. Un'escalation di urla, calci, strattonamenti, minacce e parole forti. Una maestra di una scuola dell'infanzia di Bologna è finita in manette per maltrattamenti. La donna è stata arrestata dai carabinieri proprio mentre maltrattava l'alunno, sorpresa in flagranza di reato.

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Gli episodi analizzati dai carabinieri della compagnia Bologna Centro, coordinati dalla procura, erano infatti diventati talmente preoccupanti che martedì pomeriggio i militari hanno deciso di intervenire d'urgenza nella scuola per bloccare la donna. L'arresto è quindi avvenuto in flagranza di reato. E il Comune di Bologna: «conferma piena fiducia nel lavoro degli inquirenti e nel contempo dichiara che gli uffici comunali hanno già assunto i provvedimenti necessari: l'insegnante è stata sospesa e non farà ritorno a scuola finché non saranno accertati i fatti». L'Amministrazione «assicura che metterà in campo tutto l'impegno necessario per sostenere la scuola interessata e le famiglie che la frequentano per garantire una prosecuzione dell'anno scolastico in un clima sereno per i bambini».

Le intercettazioni audio-video

La mattina del 19 gennaio la maestra «afferrava per un braccio una bambina di 3 anni, sollevandola da terra e trascinandola fino a farla cadere, e in seguito spingendola con vigore contro una cassettiera, sulla quale pretendeva che si sedesse». È uno degli episodi documentati nelle intercettazioni audio-video svolte nella scuola materna dell'infanzia Manzini di Bologna, dove era in servizio la maestra arrestata per maltrattamenti su minori dai Carabinieri. Il 29 gennaio, a un altro alunno della stessa età che era seduto scomposto con un braccio a penzoloni, la donna avrebbe sferrato «un calcio al braccio destro, per indurlo a sedersi correttamente». Gli episodi sono ripercorsi nell'ordinanza con cui il Gip di Bologna, pur convalidando l'arresto, ha rigettato la richiesta di misure cautelari per l'insegnante ritenendo che non si configuri il reato di maltrattamenti contestato. Nei verbali delle intercettazioni ci sono anche urla e frequenti rimproveri a voce alta rivolti ai bambini. In un'occasione la maestra avrebbe pronunciato una bestemmia, imprecando mentre sgridava una alunna di 3 anni che si stava allontanando a tavola durante il pranzo.

A un'altra ha urlato: «Mamma mia, ti do un pugno!».

Le reazioni

«Tutti i bambini e gli adolescenti hanno il diritto ad essere protetti da qualsiasi forma di violenza subita nel corso della loro vita, in ogni ambiente. Oltre al dolore e alle sofferenze che provoca nell'immediato, la violenza compromette il loro sviluppo psico-fisico e ne mina gravemente l'autostima, oltre a generare altra violenza. L'idea di una maestra che maltratta i suoi piccoli alunni è raccapricciante. È quanto di più lontano possa esserci dalla concezione di una scuola considerata come un luogo che contribuisce al faticoso lavoro che quotidianamente svolgono i genitori per far crescere ed educare al meglio i propri figli. Quanto accaduto a Bologna non è solo grave, è deplorevole. Grazie ai Carabinieri per il loro pronto intervento. I bambini si educano, non si toccano: la violenza non è mai in alcun modo accettabile, nè a scuola, né a casa, né altrove. Una maestra che schiaffeggia un bambino semplicemente non è una maestra». Così, in una nota, la presidente della commissione parlamentare per l'Infanzia e l'Adolescenza, Licia Ronzulli.


Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Febbraio 2021, 16:12
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