Infermiera investita e uccisa da un ubriaco a Lecce: così è morta Tatiana, il video choc

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Nemmeno il tentativo di evitarla, con un tasso alcolico nel sangue di sei volte oltre il consentito. Lo dice la consulenza sull'alcoltest dell'automobilista finito agli arresti domiciliari con l'accusa di avere travolto ed ucciso a Poggiardo Tatiana Renna, 35 anni, infermiera, originaria di Cellino San Marco e cresciuta a San Donaci.

L'ha disposta il pubblico ministero di turno della Procura di Lecce, Paola Guglielmi, per verificare la correttezza dei valori degli esami effettuati l'altro ieri sera nell'ospedale Veris Delli Ponti di Scorrano su Fabian Palma, 44 anni, di Poggiardo, senza occupazione: 3.1 grammi di alcol per litro di sangue mentre era alla guida di una Opel Corsa, a fronte del limite di 0.50 stabilito dal codice.

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Alcol oltre sei volte il consentito, dunque, quando ha investito l'infermiera che stava attraversando in bicicletta la circonvallazione all'altezza del Parco dei Guerrieri, in via Grandi. Intanto gli avvocati difensori Luigi ed Arcangelo Corvaglia hanno acquisito le cartelle cliniche dell'ultimo ricovero in ospedale di Palma per fare presente al magistrato che si stia sottoponendo ad una terapia che comporta l'assunzione massiccia di farmaci. E che quel dato, quel 3.1, potrebbe essere la conseguenza della terapia piuttosto che dell'assunzione di alcol.

Intanto il medico legale Alberto Tortorella ha confermato che la donna è deceduta a seguito dei diversi traumi riportati quando è stata travolta dalla Corsa guidata da Palma. La dinamica è ormai certa. È quella ricostruita dai carabinieri anche grazie al filmato di un impianto di videosorveglianza che ha registrato le fasi della tragedia. Un dato su tutti: l'auto - hanno constatato i carabinieri - non frena e nemmeno rallenta mentre si avvicina alla donna in bicicletta. Come se non l'avesse vista affatto: urta la ruota posteriore della mountain bike, la ragazza viene sbalzata in aria e va sbattere con la testa contro il muro di una casa di via Grandi. Una circostanza che ha indotto il magistrato ad assicurarsi se è vero che Palma avesse un tasso alcolemico così elevato.

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Si svolgeranno questo pomeriggio alle 15.30 nella chiesa di San Marco e Caterina a Cellino San Marco i funerali della 35enne Tatiana Renna che venerdì pomeriggio ha perso la vita sulla strada provinciale Poggiardo Maglie, investita da un'automobile mentre era in sella alla sua bicicletta.

Il feretro della sfortunata ragazza che risiedeva da qualche tempo a Poggiardo è giunto a Cellino ieri pomeriggio, a casa del suo papà, dall'obitorio di Poggiardo dove la salma è rimasta per qualche ora a disposizione della magistratura prima che le onoranze funebri Caputo di San Donaci la traslassero nel suo paese d'origine.
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Nel piccolo comune del Brindisino la ricordano in tanti ma da piccolina, negli anni della sua prima infanzia trascorsa con i genitori; poi si era trasferita a San Donaci e lì era rimasta, con i nonni che adorava. Aveva dedicato la sua giovane vita al lavoro e alla passione per i gatti e per la natura. Alla notizia della sua morte, in tanti a Poggiardo l'hanno ricordata per le lunghe passeggiate in bicicletta che faceva in solitaria, nel suo tempo libero. Una giovane infermiera che aveva terminato gli studi brillantemente per poi trovare occupazione in vari posti; da qualche giorno aveva un nuovo incarico nel Leccese.

L'unico rammarico per Tatiana era aver dovuto lasciare l'anziana nonna Nunziata che l'aveva cresciuta per parte dell'infanzia e tutta l'adolescenza fino alla fine degli studi. E la nonna era al centro dei suoi pensieri sempre, anche quando era in compagnia dei suoi coetanei che tante volte hanno ascoltato i racconti, gli aneddoti sulla nonna, l'amore e l'attaccamento che avevano l'una per l'altra. Solitaria e schiva, si dedicava con passione alle sue attività e portava brillantemente a compimento ogni obiettivo che si poneva: la ricordano così tutti quelli che l'hanno conosciuta in età adulta. La laurea in Infermieristica era stato un grandissimo traguardo, poi la specialistica e i primi incarichi da infermiera, un lavoro che amava.

Ma la grande passione erano i gatti, specie se randagi e abbandonati. Tatiana aveva un po' di tempo per tutti, ne raccoglieva tanti e li accudiva prendendosi cura anche di tutti quelli che non poteva portare a casa. Amava gli animali in genere. Sul suo profilo Facebook, pochi giorni fa aveva salutato la gazza ladra che è stata sua compagna di giochi fin da ragazzina, a casa della nonna. Della famiglia raccontava la semplicità con la quale era stata cresciuta. Amava circondarsi di persone altrettanto semplici o semplicemente dei suoi gatti. Le lunghe passeggiate in bici a contatto con la natura erano il suo quotidiano. Stava rientrando da una di queste pedalate venerdì scorso, quando ha trovato la morte. Lo schianto con l'auto non ha lasciato scampo alla giovane donna, deceduta prima dell'arrivo dei soccorsi.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Dicembre 2019, 15:22
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