Se non siete cuori vagabondi come cantava Raffaella comprendo a pieno la difficoltà di spostarsi agilmente un po' più in là rispetto ad una casuale caduta del mondo, e sto parlando di qualcosa che probabilmente avrete percepito proprio così. La sparizione. L'eclissi. La fine. Quindi prendiamo il toro per le corna e diciamocelo, senza mezzi termini, l'ostentata indifferenza che mostrate ha ben poco di reale a volte e sembra più che altro che stiate vivendo il supplizio di Tantalo. Mi riferisco a quell'insana voglia che vi assale la notte, quando rientrando a casa dopo una cena allegrotta, il vuoto cosmico si palesa e la tentazione di mandare quel messaggio non è che sia forte, di più. È a dir poco irresistibile.
Ecco è proprio in quel momento che potete fare ricorso ad una certezza incrollabile, immaginate la voce celestiale di Mina e la composizione di Costanzo, De Chiara e Morricone, ma rileggetela con me.
Non serve farvi legare alla sedia, basta spegnere il telefono e provare serenamente a trovare riparo tra le braccia accoglienti di Morfeo. Ne guadagnerete in autostima e a tempo debito, quando tornerà con la più bieca delle scuse, sarete voi a guardarlo negli occhi e saprete benissimo dirgli basta.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Aprile 2022, 14:46
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