Riscoprire la Mompracen che è dentro di noi

Riscoprire la Mompracen che è dentro di noi

di Flaminia Bolzan

Il Salotto di oggi si apre vagamente malinconico, vi ricordate i giochi che si facevano quando eravamo ragazzi? Quando le comitive si riunivano nelle serate estive e si stava insieme per divertirsi e dar modo a qualche storiella di nascere? All'epoca bastavano un obbligo, una verità e una bottiglia vuota. Oggi l'unico obbligo che sembra pervadere le nostre giornate è la visualizzazione della notifica. Non siamo più tanto giovani, né proprio liberi, forse perché abbiamo smesso di sognare la possibilità di fare quello che troviamo scritto in un bel murales sulla via Prenestina, non siamo più interessati a ricostruire l'idea di Mompracem: l'isola degli uomini liberi in un oceano di padroni e schiavi.

Oggi siamo piatti, come un campo di curling e chiusi come i parrucchieri il lunedì. Siamo stanchi, assueffatti al consumismo delle relazioni che iniziano con un like e finiscono con un non seguire più. Ma allora mi chiedo, se un sacco di serie televisive di successo hanno ridato linfa a cose dimenticate, o relegate per decenni nel purgatorio delle attività ludiche di serie B, perché non possiamo cambiare questo trend? Facciamolo. Organizziamo una festa, molliamo lo smartphone e ricominciamo a giocare. Magari potremmo scoprire che la sede di Sandokan esiste davvero e non è solo una creazione immaginaria di Salgari, ma sta dentro ognuno di noi, pur senza essere instagrammabile.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Giugno 2022, 14:10
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