Flamina Bolzan su Leggo: smetti di rincorrere

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di Flamina Bolzan

Arriva un giorno in cui ti stanchi. Non è una strana casualità, ma proprio che la misura è colma. Accade perché ti trovi a tirare giù delle riflessioni e queste sono spesso generate da episodi che non hanno molto a che fare con il tema centrale: quello tuo. Rincorrere.
Hai fatto un allenamento che nemmeno i mezzofondisti prima del Golden Gala; di default ti avrebbero qualificato per le Olimpiadi se ci fosse stata la specialità giusta, ma tu comunque ambivi al record personale. E per batterlo hai composto papiri lunghissimi intrisi di suppliche, velate minacce e finto menefreghismo. Hai fatto pure come le lucette di Natale, pianti a intermittenza. Assolutamente incontestabile tutto questo, se non per il fatto che probabilmente non ne comprendevi neppure tu bene il senso, o meglio, se ti avessi chiesto perché lo fai? l'unica risposta vera sarebbe potuta essere: perché non accetto il no. E allora io ti faccio una domanda diversa, perché un no dovrebbe essere inaccettabile? Per caso ti definisce come essere umano? È un affronto alla tua integritá? Si può serenamente accogliere la declinazione di un invito, esattamente come succede quando chiedi alla tua amica se è libera per cena e ti risponde che no, stasera non le va di uscire. Obietterai che in questo caso il no in questione aveva un precedente di peso, l'illusione. Potrei ribattere con altrettanta logica nell'intento di smontare un pezzettino alla volta questa tua granitica convinzione che serviva solo a giustificare e sostenere un comportamento che come lo giri lo giri, non ti ha fatto comunque star bene. Perció, oggi festeggiamo. Cosa? Il cambiamento di disciplina! Sono felice che tu possa far tesoro dei tuoi allenamenti, ma dalle rincorse, sei nel tempo giusto per passare alle corse. Non più dietro a qualcuno, ma verso qualcosa.
 

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Ottobre 2022, 11:43
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