Poche cose nella comunicazione moderna risultano di difficile interpretazione quanto le emoticon. Ne incontriamo giornalmente una varietà assoluta, ormai tendente all'infinito e se a volte le faccine hanno il potere iconico di una sintesi perfetta, in altre circostanze producono un effetto assimilabile al fuoco di Sant'Antonio in agosto.
Stiamo lì, a scervellarci, mentre il nostro stato d'animo è il medesimo di quando abbiamo trovato briciole di kellog's all'interno delle lenzuola: tremendamente infastidito. Ci chiediamo, ma cosa vorrà dire? Il più delle volte, l'emoticon non è pertinente e vi assicuro, non è frutto di una mancanza di competenza nell'utilizzo del sistema, o di un errore ingenuo nella digitazione.
È figlia di un pensiero, parecchio diretto, direi quasi brutale.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Giugno 2022, 12:37
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