Amore e coniugazioni verbali, l'importanza dell'indicativo presente

Amore e coniugazioni verbali, l'importanza dell'indicativo presente

di Flaminia Bolzan

Miei cari amici che magari non privi di qualche scettiscismo avete iniziato a frequentare il salotto oggi mi rivolgo a voi per raccontarvi di come la coniugazione dei tempi verbali rivesta un'importanza cruciale non solo alle scuole elementari, ma anche nella comprensione delle relazioni. Avete forse iniziato ad affezionarvi alle mie interpretazioni della quotidianità proprio perché, ridendo e scherzando, ho cercato di offrirvi una prospettiva differente per iniziare il week end con una simpatica riflessione e oggi spero proprio di non deludervi. Vi parlo dell'indicativo. Quello presente. Coniugato alla prima persona singolare che, quando inizia una relazione sentimentale, tutti auspichiamo possa diventare plurale.

La parolina magica, quindi, passa da Io a Noi. Ma la costruzione del concetto che si nasconde in queste tre letterine sta tutta nell'eloquenza di chi, senza timori, sceglie di abbandonare il condizionale o il più borioso congiuntivo per utilizzare la forza comunicativa della declinazione eccellente. Perciò se hai appena iniziato una dolce frequentazione e usi l'indicativo, ma l'interlocutore dal canto suo continua a trincerarsi dietro un potrei, beh, difficilmente verrà fuori qualcosa che non sia solo una frase sentimentalmente sgrammaticata.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Aprile 2022, 15:48
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