È arrivato dicembre. Se mi avete seguita sapete già che per lui io (e le coppie clandestine) abbiamo la stessa simpatia che si può nutrire nei confronti di quell'unica zanzara che si palesa ronzando appena hai spento la luce e sei pronta a perderti tra le braccia del solo essere che, dopo tuo padre, ti può cingere in maniera rassicurante: Morfeo. Dicembre sulla carta sarebbe anche un periodo dell'anno gradevole, un preludio al relax e un tripudio di tutte quelle lucine colorate che rallegrano le strade cittadine e aumentano i costi in bolletta dei privati. Ma ho detto appunto, sulla carta. Perché poi in fondo è un mese che sancisce la fine, dell'anno solare e a volte anche della relazione con l'amante. Perché, chiedo anche ai virtuosi e ai più bigotti, ve lo immaginate il peso della gestione dei pranzi familiari con la bramosia di presenza dell'unica persona che invece non può esserci? Potete anche solo vagamente ipotizzare la mezzanotte del 31 a brindare sorridenti (si fa per dire) mentre guardate in faccia vostra moglie e invece vorreste una fantomatica lei? Un calvario.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Dicembre 2022, 15:37
© RIPRODUZIONE RISERVATA