Green pass online falsi, aperte due inchieste a Roma e Milano. E in chat No vax spunta il video su come scaricarli. Sono due, infatti, i fascicoli sulla diffusione di Green pass online aperti dalle Procure di Roma e Milano: il primo è inerente all'indagine avviata anche dal Garante della Privacy sui certificati disponibili all'interno di una nota piattaforma di file sharing, l'altro sui pass reperibili online.
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Le indagini
Sono in corso indagini per risalire agli indirizzi ip di chi ha caricato in rete i certificati e individuare chi li ha acquisiti. Lunedì si terrà un incontro tra il Garante della Privacy e il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi tecnologiche della Guardia di Finanza.
Garante Privacy avvia indgine
Migliaia di green pass, apparentemente autentici, disponibili online in una nota piattaforma di file sharing e scaricabili da chiunque, con il serio rischio che possano essere manipolati o commercializzati. Considerata la gravità e la pericolosità di questa illecita diffusione di dati personali particolarmente delicati, il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato d'urgenza un'indagine per accertare le modalità con le quali questi dati siano finiti in rete e ha dato mandato al Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi tecnologiche della Guardia di Finanza di acquisire gli archivi on line e accertarne la provenienza.
Su chat No vax un video su come scaricarli
Un video in cui una voce fuori campo spiega di aver scaricato «tutto l'archivio italiano» dei certificati fino al 15-16 ottobre, trovato su un comune programma di file sharing, circola sulle chat dei no Green pass, creando dibattito. «Lo Stato non è in grado di tutelare i dati sensibili», è la protesta di chi ha postato il video.
Ultimo aggiornamento: Sabato 20 Novembre 2021, 22:15
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