Giulia Tramontano come è stata uccisa? Le ricerche sul web del fidanzato su come disfarsi del corpo

Le manovre di depistaggio: ha scritto con il telefono di Giulia un messaggio all’amica verso le nove e mezza di sera

Le ricerche sul web su come disfarsi del corpo: così Alessandro ha pianificato l'omicidio

di Claudia Guasco

«Ampie tracce di sangue vicino a casa». Quando ieri sera i carabinieri le hanno trovate, Alessandro Impagnatiello, barman trentenne, è crollato. «Sì, ho ucciso Giulia». Freddo, insensibile, con la stessa distanza emotiva con la quale sabato ha pianificato l’assassinio della compagna, incinta di sette mesi: ha aspettato con tornasse dall’incontro con l’ex collega americana con cui lui conduceva una vita sentimentale parallela, ha cercato sul web il modo per disfarsi del corpo, ha provato a bruciarlo due volte senza riuscirci e alla fine l’ha buttato in un vano dietro alcuni garage a Senago. La Procura, oltre all’omicidio aggravato e all’occultamento di cadavere, gli contesta la premeditazione.

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L'incontro con l'altra

Impagnatiello, davanti agli inquirenti, «ha ammesso l’omicidio ma non ha raccontato la verità, perché la sua versione non è del tutto genuina, ci sono circostanze che non tornano», sottolinea il comandante provinciale dei carabinieri Jacopo Mannucci Benincasa. Telecamere, chat, tabulati telefonici hanno smontato l’impalcatura di bugie con la quale Impagnatiello tentava di puntellare un racconto apparso fin dall’inizio inverosimile: lui che esce domenica mattina alle 7 mentre la fidanzata dorme, torna a casa e scopre che se ne è andata senza portare con sé nulla tranne il bancomat e 500 euro. Già nella sua prima deposizione semina dettagli inquietanti, riferisce che lui e Giulia avevano problemi perché qualche settimana prima la giovane aveva scoperto la relazione con l’ex collega americana e che le due donne il pomeriggio di sabato si sono incontrate per parlare. Appuntamento alle cinque all’Armani Bamboo di via Manzoni a Milano, dove Impagnatiello lavorava. Avrebbe dovuto esserci anche lui, ma non si è presentato: è rimasto a casa a preparare il delitto, commesso a coltellate, e a studiare il modo per disfarsi del cadavere di Giulia.

Lei torna alle sette per fare chiarezza con il compagno e lui la uccide, gli investigatori collocano l’ora dell’omicidio tra le 19 e le 20,30. «Stava aspettando la sua vittima a casa. Le stringhe di ricerca del suo computer, dati che peraltro ha cercato di cancellare, ci hanno consentito di fissare il momento della morte e che le modalità erano state pensate, studiate e organizzate», spiega la pm Alessia Menegazzo. Comprese le manovre di depistaggio, come scrivere con il telefono di Giulia un messaggio all’amica verso le nove e mezza di sera.

«Sono libero»

Dopo l’accoltellamento, Impagnatiello mette il corpo della fidanzata nella vasca da bagno, lo cosparge di benzina e gli dà fuoco. Il primo tentativo però non gli riesce. Lascia lì la compagna e contatta la sua amante: «Se n’è andata, adesso sono libero», le dice, giurando che il figlio che Giulia portava in grembo non fosse suo. La collega, però, spaventata, si rifiuta di incontrarlo e gli propone un confronto a distanza «da due finestre». Dopo di che il barman torna a casa a Senago, trasferisce il cadavere di Giulia e prova di nuovo ad appiccare il fuoco con la benzina. Per poi decidere di occultarlo in un’intercapedine. «Questa terribile vicenda insegna a noi donne che non dobbiamo mai andare agli incontri chiarificatori: Giulia si era già vista con l’altra donna, hanno parlato, c’è stata solidarietà tra loro due. L’altra si è anche preoccupata», sottolinea il procuratore aggiunto Letizia Mannella. «Dopo però Giulia ha deciso di affrontare il compagno». Chiara, la sorella di Giulia Tramontano, parla per tutta la famiglia: «Grazie. Grazie di averci dato la speranza di trovarla. Grazie di averci creduto ed aiutato. Grazie dal profondo del cuore di una famiglia distrutta, di fratelli che non hanno avuto la possibilità di cullare il proprio nipote. Di genitori che sono stati privati del diritto di essere tali».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Giugno 2023, 16:29
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