Fase 2 Roma, negozi e ristoranti restano chiusi per protesta: «Da governo misure insufficienti, è scontro sociale»
«Stop al lockdown», cresce nel mondo la protesta. La psicologa: «Stress e paura, la gente non ne può più»
Ho chiesto al Prefetto di denunciare gli organizzatori della manifestazione dei cosiddetti "gilet arancioni". Un atto di irresponsabilità in una città come Milano che così faticosamente sta cercando di uscire dalla difficile situazione in cui si trova.
— Beppe Sala (@BeppeSala) May 30, 2020
Il senatore di LeU Francesco Laforgia si rivolgerà direttamente alla ministra Lamorgese, perché «la piazza a Pappalardo non andava concessa».Quando tra un mese vi diranno di tornare in quarantena, non prendetevela con il Governo e con l'Europa.
— Gabriel De Gaetano (@GabrielSorrento) May 30, 2020
Prendetevela con questi esaltati che oggi in piazza a MILANO chiedono il ritorno alla lira.#GiletArancioni pic.twitter.com/S0xAjm2YcH
Stesso clima a Torino: manifestazione senza intoppi, ma anche qui volti scoperti. A Bologna per garantire il distanziamento è dovuta intervenire la polizia. A Firenze invece 250 i 'gilet' in piazza, ma quasi tutti con le mascherine. A Roma invece, dove è andata in scena la protesta più turbolenta, il bilancio di denunciati e identificati è a quota 70 e sono anche al vaglio le sanzioni legate al Covid: al netto delle mascherine mancanti, in strada si sentivano accenti da tutte le Regioni, in spregio al divieto di mobilità. Nella Capitale la manifestazione s'è tinta di nero: circa 200 persone in Piazza Venezia - in testa il gruppo 'Marcia su Romà, ma anche esponenti di Casapound - hanno tentato di raggiungere Montecitorio ma sono stati bloccati dagli scudi della polizia in assetto antisommossa, non senza qualche attimo di tensione. Poi nel tentativo di aggirare il cordone di scudi sono arrivati, sfilacciandosi di corsa in un improvvisato corteo, fin quasi al Vaticano per poi essere imbottigliati, identificati e dispersi. Un gruppo però ha deciso di rimanere a oltranza a Piazza Venezia («occupiamola, montiamo le tende») lì dove in alta mattinata era iniziata la protesta e dove nel pomeriggio qualcuno ha anche provato a spingere via un blindato che sbarrava la strada. Teste rasate, tricolori, magliette nostalgiche, qualche 'gilet': «C'è gente che non prende lo stipendio da tre mesi, abbiamo fame - hanno detto - Siamo persone perbene, tutti italiani. Siamo disperati». Per chi guida la protesta però la crisi risponde a un piano preciso del governo: «Il virus è un cavallo di Troia, non esiste - spiega uno di loro - Ci stanno facendo fallire. Non so quale sia il loro disegno, vogliono rifare le regole sociali, venderci alla Cina. Vogliono confinarci e schedarci tutti». E anche in questo caso l'ala sinistra della politica s'è rivoltata: per Laura Boldrini (Pd) «non indossare mascherine e non rispettare le distanze di sicurezza come fanno Pappalardo a Milano e Casapound a Roma è uno sfregio verso le vittime». «La tolleranza del Viminale per questi figuri - ha aggiunto il leader di Rifondazione Maurizio Acerbo - è gravissima e inquietante. Le folli tesi che sostengono fanno parte del repertorio di Trump, Bannon e Bolsonaro».
Ultimo aggiornamento: Domenica 31 Maggio 2020, 11:05
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