La bomba di oggi, piazzata da un uomo incappucciato che è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza, ha provocato prevalentemente danni esterni all'edificio, alla saracinesca e all'insegna e a quattro auto parcheggiate per strada ma avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi perché quando è esplosa, all'interno del centro anziani era al lavoro un'addetta alla sanificazione. Fortunatamente la donna non ha riportato ferite, ma è stata soccorsa dal 118 e portata al pronto soccorso in stato di choc.
Dall'inizio dell'anno c'è stata una escalation di attentati esplosivi nel Foggiano, prevalentemente contro esercizi commerciali: dieci in due settimane, di cui cinque nel capoluogo e altrettanti in provincia, cui va aggiunto l'omicidio di Roberto D'Angelo il 2 gennaio scorso, avvenuto a Foggia poco distante dalla zona dell'attentato di oggi. Un quartiere in una zona semicentrale a pochi passi da dove il 10 gennaio scorso è partita la marcia organizzata da Libera contro le mafie, che ha portato per strada 20mila persone. Ma «la marcia, non è stata sufficiente», ha detto la commissaria straordinaria del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, Annapaola Porzio, che da oggi è a Foggia per due giorni di incontri che erano già stati convocati. «La riscossa deve essere nella vita di tutti i giorni - ha detto - tutti i giorni i cittadini devono dire: siamo liberi, vogliamo una vita serena. Non vogliamo avere niente a che fare con criminalità organizzata e con il malaffare».
Ne è convinto anche il premier foggiano Giuseppe Conte che su Twitter ha invitato la popolazione a non abbassare la testa. «Gli inquirenti sono già al lavoro - ha detto - e non daremo tregua a chi pensa, con la violenza, di esiliare legalità, libertà e giustizia».
Sulla stessa linea anche il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano che sollecita una mobilitazione collettiva. «Non si può delegare solo alle forze di polizia e alla magistratura la lotta alla mafia. La politica e la società devono interrogarsi su quanto sta accadendo». E mentre dal mondo politico e istituzionale si moltiplicano gli appelli alla cittadinanza a non abbassare la testa di fronte alla criminalità, ai suoi attentatori Luca Vigilante, presidente del gruppo «Sanità Più» lancia un appello: «Basta, cambiate vita, così non si ottiene nulla. Lasciate stare queste situazioni, chi ve lo fa fare». «Siamo esterrefatti. Non ci aspettavamo una cosa del genere a pochi giorni da una risposta collettiva, sociale, istituzionale», ma «riapriamo subito - ha assicurato - anche perché tutte le nostre strutture sono in sicurezza».
Auto di ex calciatore del Foggia Luca Pompilio fatta esplodere con una bomba
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Gennaio 2020, 19:08
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