Terremoto a Firenze, l'allarme da Palazzo Vecchio: «70 edifici pubblici sono senza patente sismica»

Va avanti il monitoraggio del Comune. In corso lo studio di vulnerabilità su Palazzo Vecchio e sul teatro della Pergola

Terremoto a Firenze, l'allarme da Palazzo Vecchio: «70 edifici pubblici sono senza patente sismica»

Con lo sciame sismico che ormai da dieci giorni preoccupa Firenze, tornano a galla i problemi relativi alla sicurezza dei cittadini. Sono più di 70, infatti, gli edifici pubblici senza patente sismica, ovvero che non hanno ricevuto studi di vulnerabilità in caso di terremoto più intenso.

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E per adeguare tutti gli immobili, il Comune di Firenze prosegue anno dopo anno il monitoraggio dei suoi edifici, in virtù di un accordo con l’Università di Architettura, ma ogni valutazione richiede tempi lunghi ed è molto invasiva nell’edificio, che in alcuni casi può restare chiuso alle attività.

EDIFICI PUBBLICI

Nello specifico, spiegano dall’ufficio della protezione civile di Palazzo Vecchio al Corriere della Sera, sono quasi 30 gli edifici storici (su 120 complessivi) che ancora necessitano di uno studio di vulnerabilità sismica. Tra questi ci sono anche Palazzo Vecchio e il teatro della Pergola, dove monitoraggi e sopralluoghi sono attualmente in corso.

E poi ci sono i circa 600 edifici pubblici non storici, spesso sede di uffici comunali. Tra questi sono una quarantina quelli su cui nei prossimi anni sarà condotto uno studio di vulnerabilità. Tutti i restanti sono di recente costruzione e quindi già adeguati in tema di norme antisismiche, oppure già controllati.

Per quanto riguarda le 160 scuole tra nidi e medie, su almeno 120 sono già state fatte le indagini statiche e sismiche con alcuni conseguenti interventi, mentre nelle restanti sono in corso.Si tratta di studi di prevenzione molto importanti, soprattutto alla luce delle recenti scosse di terremoto che hanno riguardato la zona del Chianti e dell'Impruneta.

EDIFICI PRIVATI

Ma il vero problema non è per gli edifici pubblici, quanto per quelli privati, soprattutto in centro, nella maggior parte dei quali non sono stati fatti studi di vulnerabilità sismica. «Gran parte dell’edificato fiorentino è nato prima che venissero promulgate norme anti sismiche e pertanto buona parte dei palazzi fiorentini non ha la patente sismica - ha detto Riccardo Martelli, presidente dell’Ordine dei Geologi della Toscana -. È importante prevenire iniziando a valutare i rischi sismici degli edifici privati.

Certo, sono indagini che per i privati hanno un costo e per questo chiediamo la defiscalizzazione da parte dello Stato degli studi di vulnerabilità».

 
 

Anche il primo cittadino di Firenze, Dario Nardella, ha parlato sul tema della prevenzione in un post su Facebook. Tra le misure di prevenzione dei terremoti, ha scritto il sindaco, c’è «l’analisi gli edifici pubblici da adeguare alle norme sismiche. Per la statica si è già provveduto allo Stadio, al Mandela Forum che era a posto, alle piscine Costoli e Bellariva». In tema scuole, invece, «dal 2016 abbiamo avviato con circa 500 mila euro un’analisi statica e sismica. Con 19 milioni siamo intervenuti su 21 scuole e abbiamo programmato altri 25 interventi da circa 8 milioni quest’estate». Da ricordare che Firenze è zona sismica essendo il suo sottosuolo principalmente argilloso. Secondo una mappa realizzata in collaborazione tra Comune e Università, l’area a maggior rischio sismico è quella che abbraccia Porta a Prato, viale Belfiore, viale Redi fino a parte di via Circondaria.

 

Ultimo aggiornamento: Domenica 15 Maggio 2022, 20:06
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