Studenti picchiati a Firenze, la Lega punta il dito contro la preside: «Nel 2009 si è candidata col Pd»

«La preside ha espressamente scelto sì di fare certe affermazioni, ma di farsi anche un bel po' di pubblicità gratuita»

Studenti picchiati a Firenze, la Lega punta il dito contro la preside: «Nel 2009 si è candidata col Pd»

Annalisa Savino, la preside della lettera antifascista attaccata dal ministro dell'Istruzione Valditara, è stata candidata con il Pd a Firenze nel 2009. Lo evidenzia in una nota il segretario della Lega a Firenze, Federico Bussolin, anche capogruppo a Palazzo Vecchio, dichiarando che «la scuola è luogo di educazione e formazione, non venga utilizzata da un partito per fare politica».

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«La professoressa Savino diventata preside del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze nel settembre del 2021, è stata candidata in passato (2009) alle primarie locali del Pd dimostrando quindi ogni suo interesse per la politica e la propaganda di partito, nonostante tutti sbandierassero la sua neutralità. Ebbene finiamola a sinistra di raccontare favole», le parole di Bussolin.

«La preside - aggiunge - ha espressamente scelto sì di fare certe affermazioni, ma di farsi anche un bel po' di pubblicità gratuita, forse in attesa anche delle imminenti elezioni comunali in arrivo nella provincia di Firenze. Vedere come la sinistra si diverta ad ergerla come loro nuova 'paladinà dà l'idea della pochezza della classe dirigente del Pd ed anche delle sue scelte».

La vicenda

La preside del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze, aveva scritto una lettera dopo il pestaggio fuori dal liceo Michelangelo da parte di alcuni militanti di Azione studentesca. «Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti. ‘Odio gli indifferenti’ - diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in un carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee», recitava un passaggio.

A queste parole aveva risposto Valditara: «È una lettera del tutto impropria mi è dispiaciuto leggerla non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c'è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c'è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo o con il nazismo.

Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia più posto nelle scuole; se l'atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Febbraio 2023, 18:24
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