Sarà la procura di Genova, e non quella di Firenze, a occuparsi dell'apertura di un nuovo fascicolo in relazione alle circostanze che portarono alla morte il 9 settembre 2017 a Castelfiorentino (Firenze) della 19enne Sara Scimmi, il cui corpo privo di vita fu trovato lungo la strada regionale 429. Lo precisa Emme Team, il pool legale di Chicago (Stati Uniti) incaricato dalla famiglia della ragazza per far riprendere le indagini, insieme all'avvocato Antonio Guglielmelli di Napoli che segue in Italia la vicenda.
«Le prove depositate dalla famiglia Scimmi con la loro denuncia sono per omicidio volontario e, nel contempo, omissione d'atti d'ufficio e molto altro ancora - precisa in una nota l'avvocato Antonio Guglielmelli - come ad esempio la questione dell'identificazione dell'auto o la pagina Facebook di Sara resa commemorativa da estranei, ora identificabili.
La procura genovese, quindi, sarà chiamata a lavorare su due fronti: da un lato cercare gli eventuali colpevoli della morte della ragazza, dall'altra verificare e valutare l'operato svolto dai magistrati di Firenze, in particolar modo in relazione all'identificazione di un veicolo ripreso dalle telecamere di videosorveglianza il quale, secondo la famiglia Scimmi, potrebbe avere avuto una correlazione con quanto accaduto. È la procura del capoluogo ligure ad avere la competenza per indagare sull'operato dei colleghi della procura di Firenze i quali finora si sono occupati della vicenda.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Settembre 2022, 19:14
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