Ragazza vive con il 7% del suo fegato: rimosse 55 metastasi e un tumore. «Primo caso al mondo»

Aoup: «Superato il limite della rigenerazione epatica con un intervento mai eseguito prima»

Ragazza vive con il 7% del suo fegato: rimosse 55 metastasi e un tumore. «Primo caso al mondo»

Hanno rimosso 55 metastasi e il tumore al colon e ora la paziente vive con il 7% del suo fegato. Intervento record a Pisa dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana che ha superato il limite della rigenerazione epatica con un intervento mai eseguito prima. A tre mesi dall'ultimo dei tre interventi a cui è stata sottoposta perchè colpita da un tumore al colon con 55 metastasi al fegato, una giovane paziente toscana «è libera da malattia e vive con il 7% del suo fegato, fatto crescere grazie a una strategia chirurgica eseguita per la prima volta al mondo nelle sale operatorie dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana». Lo rende noto la stessa Aoup spiegando che «questo intervento apre a nuove possibilità terapeutiche per i pazienti con metastasi epatiche multiple da neoplasia del colon che abbiano risposto al trattamento chemioterapico».

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La paziente era «affetta da un tumore del colon sinistro non operabile per l'interessamento massivo del fegato». Presa in cura dal gruppo multidisciplinare della chirurgia epatica del risparmio d'organo dell'Aoup, è stata sottoposta a chemioterapia. E grazie all'interazione tra specialisti è stata poi intravista la possibilità del trattamento chirurgico: «La buona risposta alla terapia farmacologica - si spiega - ha favorito l'ipotesi di asportare tutte e 55 le metastasi salvando una piccola parte del fegato di sinistra corrispondente al 7% dell'organo intero» che poi attraverso l'intervento effettuato a Pisa, ha consentito di riportare il volume del fegato al 40% (per la precisione al 41%), limite necessario per sostenere le funzioni vitali.

In particolare alla paziente, per indurre la rigenerazione epatica, è stata praticata la tecnica Alpps, che consiste in due interventi a distanza di 8 giorni ma che consente di arrivare a un volume del fegato pari al 28% massimo.

L'innovazione di Pisa è stata quella di praticare un ulteriore tempo chirurgico intermedio grazie al quale il volume del fegato residuo è aumentato, raggiungendo il volume desiderato, pari al 41% che ha poi consentito di rimuovere definitivamente le metastasi epatiche e contemporaneamente anche il tumore primitivo a carico del colon sinistro. 

L’intervento chirurgico, eseguito dal dottor Lucio Urbani, è stato estremamente complesso sia per le aderenze infiammatorie sia per la necessità di ricostruire la vena sovraepatica destra per gestire la grande quantità di lesioni neoplastiche. Dopo una settimana il volume del fegato residuo è aumentato, raggiungendo il volume desiderato pari al 41% ed è stato possibile eseguire l’ultimo tempo chirurgico per asportare definitivamente la parte di fegato malato e contemporaneamente rimuovere il tumore primitivo del colon sinistro.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Marzo 2022, 21:08
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