Niccolò Ciatti, via al processo per il ceceno che lo pestò a morte

Niccolò Ciatti, via al processo per il ceceno che lo pestò a morte

Niccolò Ciatti, inizia il processo per Rassoul Bissoultanov. Il giovane ceceno, che pestò a morte il 23enne di Scandicci (Firenze) in una discoteca di Lloret de Mar, è attualmente imputato in Spagna, presso il Tribunale di Girona.

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Omicidio Niccolò Ciatti, chiesti 24 anni per Bissoultanov

La Procura spagnola chiede per Bissoultanov 24 anni di carcere. Inoltre, verrà anche analizzata la situazione di un presunto complice, accusato dalla famiglia della vittima e dall'associazione di categoria che rappresenta i locali notturni catalani (Fecasarm) di aver partecipato all'omicidio, spiega l'agenzia di stampa catalana Acn. Come spiegato all'ANSA da fonti giudiziarie, il primo passo del processo sarà la conformazione di una giuria popolare.

Omicidio Niccolò Ciatti, due processi paralleli per Bissoultanov

Dopo esser stato arrestato in Germania ed estradato in Italia, Bissoultanov, in seguito a un ordine di scarcerazione, si è recato a Girona, dove a inizio 2022 si è consegnato alle autorità locali con l'obiettivo, al momento non raggiunto, che il processo a suo carico si tenesse solo in Spagna. I giudici della Corte d'Assise di Roma hanno tuttavia disposto che un processo parallelo si tenga anche in Italia. L'apertura del dibattimento è prevista per il prossimo 8 giugno davanti ai giudici della Corte d'assise di Roma.

Omicidio Niccolò Ciatti, la ricostruzione

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, Bissolultanov, esperto di arti marziali, in particolare del tipo di lotta chiamata Mma, la notte tra l'11 e il 12 agosto del 2017, sulla pista da ballo della discoteca St Trop, insieme a due connazionali, improvvisamente prese di mira Niccolò Ciatti, che stava trascorrendo con i suoi amici l'ultima serata della vacanza in Costa Brava.

Così iniziò il pestaggio mortale. Bissoultanov, poco più grande di Niccolò, sferrò un violentissimo calcio alla testa del ragazzo di Scandicci, che non si rialzò più. Morì in ospedale alcune ore dopo. Almeno un altro del terzetto dei ceceni, Movsar Magomadov, avrebbe preso parte attiva al pestaggio e per questo è stato anch'egli accusato di omicidio.

Omicidio Niccolò Ciatti, la Francia ha negato l'estradizione per l'altro ceceno

Oggi a Girona dovrebbero testimoniare gli amici di Niccolò che con lui avevano trascorso la vacanza in Costa Brava. Poi i mossos d'esquadra che fermarono i tre ceceni: due vennero rilasciati subito, mentre il solo Bissoultanov rimase in carcere da dove uscì alla scadenza dei termini di carcerazione preventiva. Il giovane ceceno in seguito venne arrestato in Germania, su mandato di cattura internazionale, ed estradato in Italia. Ma nel dicembre scorso la Corte d'assise di Roma lo ha scarcerato e Bissoultanov successivamente si è costituito in Spagna. Nei giorni scorsi la Corte di Cassazione ha annullato la decisione della Corte d'assise sulla scarcerazione. Anche nei confronti di Magomadov la procura di Roma aveva chiesto e ottenuto una misura cautelare in carcere, che era stata eseguita a Strasburgo, dove i giovani ceceni, figli di rifugiati, risiedono. Ma la Francia ha negato l'estradizione di Magomadov che è stato successivamente rimesso in libertà.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Maggio 2022, 11:23
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