Dall'Olanda alle strade di Firenze, l'ultima via della cocaina. Maxi operazione antidroga: 9 arresti

Coinvolto nel traffico anche un Imam di Rotterdam

Dall'Olanda alle strade di Firenze, l'ultima via della cocaina. Maxi operazione antidroga: 9 arresti

Il porto di Rotterdam era solo la prima tappa della cocaina in direzione Firenze. La droga sbarcava al porto, faceva tappa in un autolavaggio e caricata nel doppiodondo di una berlina, appositamente modificata per il viaggio. Poi giungeva a Firenze dove era pronta a invadere piazze, locali notturni e salotti. La Guardia di Finanza di Firenze ha eseguito nove provvedimenti di custodia cautelare tra Italia e Olanda, di cui 7 in carcere e 2 ai domiciliari, nonché il sequestro preventivo di 2 aziende e di oltre 130.000 euro.

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I reati contestati sulla base degli elementi sinora raccolti, secondo l'ipotesi d'accusa vagliata dal GIP, sono quelli di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, intestazione fittizia di beni e autoriciclaggio. 

Il gruppo toscano, composto prevalentemente da soggetti marocchini residenti a Prato, Firenze e Lastra a Signa, s’impossessava del carico e si occupava della vendita. A mascherare le attività illecite, anche due attività commerciali tra Prato e Firenze. Quest’ultima è gestita da una donna, ben inserita nel sodalizio finito nel mirino della guardia di finanza. 


Le attività ritenute contigue ai traffici di stupefacenti sono una macelleria araba e un ristorante in via di Novoli, a Firenze. Nell’ambito della medesima operazione, un ulteriore soggetto era già stato arrestato in flagranza di reato per aver trasportato alcuni kg di cocaina in un doppiofondo di un'auto.

Il traffico intercettato dai finanzieri è una vera e propria via della droga. Un'operazione da serie televisiva sul narcotraffico. Ascoltando e pedinando gli indagati, hanno scoperto che al vertice delle importazioni ci sarebbe anche un imam di Rotterdam. Molte conversazioni fra i trafficanti venivano criptate mediante dei sofisticati e costosi apparecchi, ma gli accorgimenti utilizzati dal gruppo non sono stati sufficienti a eludere i controlli. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Febbraio 2022, 15:26
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