Firenze, acqua vietata. Maxi multa fino a 500 euro: ecco cosa non si può fare fino al 30 settembre

L'ordinanza entra in vigore da subito e sarà valida fino al 30 settembre

Firenze, acqua vietata. Maxi multa fino a 500 euro: ecco cosa non si può fare fino al 30 settembre

Il comune di Firenze ha deciso: fino al 30 settembre chi usa l'acqua in modo inappropriato rischia una maxi multa fino a 500 euro. In un'ordinanaza firmata dal sindaco Dario Nardella si vieta l'utilizzo dell'acqua per scopi diversi da quelli igienici e domestici. Chi annaffia giardini e orti, lava l'auto o il cortile di casa, riempie vasche o fontane rischia grosso. Il provvedimento, spiega Palazzo Vecchio, «entra in vigore subito». 

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Cosa si può fare e cosa no

L'ordinanza firmata dal comune di Firenze vieta alle utenze private utilizzare l'acqua potabile per scopi diversi da quelli igienici e domestici. In particolare non si può annaffiare giardini e orti, lavare auto o cortili, riempire vasche o fontane ornamentali. Mentre l'acqua può essere invece usata in bagno o in cucina, o comunque per scopi igienico sanitari e domestici.

Il provvedimento è in vigore fino al 30 settembre. 

Maxi multa, cosa si rischia

La sanzione prevista per chi usa l'acqua potabile per scopi diversi da quelli igienici e domestici va dai 25 ai 500 euro di multa. Nella nota diffusa da Palazzo Vecchio si legge che «anche se il Comune di Firenze non è in emergenza idrica la Regione ha dichiarato lo stato di emergenza regionale ed è fondamentale non abbassare la guardia». L'assessore all'ambiente Andrea Giorgio ha spiegato che «si tratta di un'ordinanza che risponde ad una situazione critica e mira a orientare i comportamenti dei cittadini: infatti sebbene grazie all'invaso di Bilancino la città oggi non vive una situazione emergenziale, la siccità che affrontiamo e i cambiamenti climatici epocali in atto ci devono spingere a promuovere sempre più un approccio al consumo più attento alla risorsa idrica: tutti devono capire che ognuno di noi, con gesti all'apparenza piccoli, può fare la differenza e tutelare un bene comune fondamentale». 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Luglio 2022, 15:56
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