David Solazzo, cooperante di Firenze morto a Capo Verde nel maggio 2019: le indagini sulla morte devono andare avanti. Lo ha stabilito il gip di Roma, che ha accolto la richiesta di opposizione all'archiviazione che era stata presentata dai familiari di Solazzo attraverso il loro legale, avvocato Giovanni Conticelli.
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David Solazzo era stato trovato morto, il 1 maggio 2019, nella casa dove viveva sull'isola di Fogo. «Le argomentazioni svolte in opposizione - ha sottolineato il gip di Roma - sono sufficientemente ragionevoli e impongono le ulteriori attività investigative lì indicate».
«Come spiegava l'avvocato Conticelli in aula - spiega la famiglia di Solazzo - non si tratta neanche tanto di una riapertura delle indagini ma di una 'aperturà delle stesse, cioè di iniziare, finalmente, a distanza di quasi tre anni, a voler far piena luce su cosa è accaduto a David, senza accontentarsi di ricostruzioni sbrigative e semplicistiche». «L'analisi del contenuto del telefono - affermano ancora i familiari -, l'esame tossicologico, gli esami forensi sull'abitazione in cui il corpo di David è stato trovato in una pozza di sangue, non sono mai stati svolti.
«Quello che è accaduto nel caso di David - sempre la famiglia - fa emergere problematiche sistemiche della collaborazione giudiziaria internazionale che purtroppo interessano numerose famiglie che perdono i propri cari che lavorano all'estero. Alla nostra battaglia per ottenere verità e giustizia per David si sono affiancate anche le istituzioni locali».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Marzo 2022, 17:36
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