​Corinavirus, l’appello degli scienziati: «Ora misure più stringenti»

Corinavirus, l’appello degli scienziati: «Ora misure più stringenti»
 Il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha appena letto il bollettino quotidiano del coronavirus e le sue prime parole sono un fermo appello: «Faccio un richiamo alle regole. Bisogna uscire soltanto per esigenze lavorative, cure mediche e spesa. Bisogna limitare al massimo i viaggi e le uscite fuori casa». Perché il contagio nel nostro Paese ha superato quota 20.000: i malati sono complessivamente 20.603, con un incremento rispetto a sabato di 2.853, i decessi 1.809, mentre in tutto i guariti sono 2.335. «Rimane ferma la percentuale del 10% di pazienti in terapia intensiva», precisa Borrelli.

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MORTI IN AUMENTO
La situazione più critica è sempre quella della Lombardia, per la quale «c’è massima attenzione», garantisce il premier Giuseppe Conte. Seguono l’Emilia Romagna con 2.741 contagi (+392), il Veneto con 1.989 (+214), il Piemonte (1.030, +216), le Marche, con 1.087 casi (+224) e undici morti in un solo giorno, la Toscana (+763, 149) e il Lazio (396 +76). A preoccupare gli esperti è il numero di morti: ben 368 in un giorno. «Sono aumentati più del previsto», ma è anche vero che questi dati vanno sempre letti «nella prospettiva di più giorni», spiega il fisico Enzo Molinari, docente alla Sapienza. Impossibile al momento prevedere quando arriverà il picco, «non ci siamo ancora, in base ai dati dobbiamo avere un po’ di pazienza e attendere ancora». E proteggerci al meglio, anche indossando mascherine che paiono merce rara.
 


«Dall’inizio dell’emergenza abbiamo distribuito oltre 11 milioni di Dpi tra mascherine ffp2 e ffp3, chirurgiche, occhiali, guanti e tute», precisa Borrelli. Annunciando che per oggi «abbiamo in pianificazione una distribuzione tra un milione e mezzo e due milioni di mascherine chirurgiche e di 300 mila mascherine ffp2». Il problema delle forniture con il contagocce ha due motivi. Il primo è che c’è solo un’azienda in Italia dotata della certificazione internazionale per produrre i dispositivi con filtro, l’altro è che le imprese all’estero con cui il nostro Paese ha siglato dei contratti di fornitura si sono viste requisire i prodotti dai loro governi. Le misure restrittive adottate dall’Italia per combattere il virus sono in vigore da otto giorni e «solo fra una settimana potremo capire meglio come i provvedimenti stanno impattando sulle curve epidemiologiche», valuta il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro. Bisogna anche considerare, aggiunge, «la crescita dei dati, diversificata fra le regioni».

MISURE PIU’ STRINGENTI
Nel frattempo «il rispetto rigoroso e puntuale delle raccomandazioni è il modo migliore per rallentare la curva. Molti Paesi europei stanno adottando misure analoghe alle nostre, le più efficaci, e speriamo possano portare a una nuova azione sinergica». E un appello affinché i governi impongano obblighi più stringenti per contrastare il virus viene lanciato dai fisici italiani, con una lettera aperta ai colleghi internazionali perché sensibilizzino la politica a varare piani «stringenti e immediati». La lotta al Covid-19 non consente deroghe né distrazioni e «agli economisti che si preoccupano per il dopo, direi che bisogna occuparsi dell’immediato perché in questa pandemia si ammalano tutti, inclusi i giovani e gli operatori sanitari, e muoiono molti. Questo è un evento che cambierà il mondo, sono necessari nuovi schemi», è il tweet di Walter Ricciardi, membro dell’Oms e consulente del ministero della Salute.
Claudia Guasco
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Marzo 2020, 07:35
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