Covid, la variante inglese preoccupa: in tre regioni scattano le zone rosse. La mappa

Variante inglese, scattano le zone rosse territoriali in tre regioni. La mappa

Le nuove varianti del Covid spaventano anche l'Italia e sul paese scattano le zone rosse. Non conoscendo bene l'andamento delle varianti, la loro contagiosità e gli effetti del vaccino su esse la principale arma contro di loro è la prevenzione e l'isolamento. Per questo in alcune regioni sono scattate delle zone rosse isolate dal resto del territorio. 

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Nello specifico le aree isolate presentano casi con variante inglese e si trovano in Toscana, in Abruzzo e in Umbria. In queste Regioni sono state già annunciate zone rosse dopo la scoperta di cluster collegati alle mutazioni del Covid-19, a loro volta caratterizzate da una maggiore contagiosità. Secondo Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, è bene non abbassare la guardia e procedere con l'isolamento dei casi riscontrati: «È una corsa contro il tempo cercando di coprire la popolazione rispetto sia al virus che circolando accumula mutazioni e può ridurre efficacia del vaccino».

Toscana

In Toscana diverse aree sono interessate dai contagi della variante inglese del Covid.

Il governatore  Eugenio Giani ha reso noto che dal 7 al 14 febbraio sarà zona rossa il comune di Chiusi, in provincia di Siena. La decisione è stata presa in accordo con il sindaco della città visto il picco di casi registrati dopo lo scoppio di un focolaio in una scuola materna. Un picco dovuto probabilmente all'alta contagiosità della variante inglese. Dopo i test infatti, sono stati studiati i tamponi ed è emerso che si trattava della suddetta variante, motivo per cui si è scelto di isolare il territorio.

Abruzzo

In Abruzzo diversi casi sono stati registrati nella provincia di Chieti. Il Presidente della Regione, Marco Marsilio, a seguito della riunione del Comitato Tecnico Scientifico regionale, firmerà un'ordinanza per porre in zona rossa i comuni di Atessa, San Giovanni Teatino e Tocco da Casauria. Essendo vicini a Pescara si è pensato a un isolamento massiccio per evitare ulteriore diffusione e la Regione garantirà uno screening con tamponi ripetuti sulla popolazione dei comuni interessati.

Umbria

In Umbria la situazione sembrerebbe essere ancora più complicata. Non solo sembra circolare la variante inglese ma anche quella brasiliana. La presidente della Regione Donatella Tesei ha annunciato che verranno presi subito provvedimenti e ha spiegato che nella provincia di Perugia alcuni comuni saranno dichiarati zona rossa già a partire da lunedì 8 febbraio. 


Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Febbraio 2021, 10:18
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