Zerocalcare, niente Salone del Libro: «Non posso sedermi vicino a chi ha accoltellato i miei fratelli»

Zerocalcare, niente Salone del Libro: «Non posso sedermi vicino a chi ha accoltellato i miei fratelli»
Niente Salone del libro di Torino per Michele Rech, il fumettista romano in arte conosciuto come Zerocalcare, che ha annullato la sua partecipazione per via della presenza della casa editrice Altaforte, considerata vicina a CasaPound: a comunicarlo è lui stesso ccon un post su Facebook della casa editrice Bao Publishing, che rende noto che «alla luce delle recenti polemiche legate alla presenza tra gli espositori di una Casa editrice neofascista, ZeroCalcare ha deciso di non partecipare al Salone. Non sarà pertanto presente al nostro stand, né agli eventi precedentemente annunciati».

Una decisione confermata anche dall'autore che, sempre su facebook, ha precisato: «In effetti ho annullato tutti i miei impegni al Salone del libro di Torino, sono pure molto dispiaciuto ma mi è davvero impossibile pensare di rimanere 3 giorni seduto a pochi metri dai sodali di chi ha accoltellato i miei fratelli, incrociarli ogni volta che vado a pisciare facendo finta che sia tutto normale». «Non faccio jihad, non traccio linee di buoni o cattivi tra chi va e chi non va, sono questioni complesse che non si esauriscono in una scelta sotto i riflettori del salone del libro e su cui spero continueremo a misurarci perché la partita non si chiude così
», le parole di Zerocalcare.
 

«Sono contento anche che altri che andranno proveranno coi mezzi loro a non normalizzare quella presenza, spero che avremo modo di parlare anche di quello». E in un p.s. aggiunge: «Non è che io so diventato più cacacazzi negli ultimi tempi, anzi so pure molto più rammollito, è che oggettivamente sta roba prima non sarebbe mai successa. Qua ogni settimana spostiamo un po' l'asticella del baratro». Sempre su facebook, la casa editrice, che da sempre pubblica i lavori del fumettista romano, si dice dispiaciuta per i lettori ma «comprendiamo e rispettiamo la sua decisione, così come speriamo che tutti rispettino quella di Bao Publishing di non rinunciare al proprio stand al Salone. Siamo un operatore editoriale le cui battaglie culturali si combattono facendo conoscere e apprezzare i libri che pubblica».
 
 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Maggio 2019, 16:52
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