Parchi e boschi infestati dalle zecche: tutti in pronto soccorso

Parchi e boschi infestati dalle zecche: tutti in pronto soccorso

di Alberto Comisso
PORDENONE - Cinque accessi al pronto soccorso per altrettanti casi di morsi da zecca. Si tratta di quattro adulti e di un bambino che, di rientro da una gita in montagna o da un'escursione nel bosco, si sono accorti della presenza del parassita. E' stato necessario, pertanto, rivolgersi al pronto soccorso di Pordenone e di San Vito.

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«Tra ieri e sabato scorso rileva Giuseppe Sclippa, direttore sanitario dell'Azienda ospedaliera del Friuli Occidentale abbiamo riscontrato una concentrazione di casi. Non c'è motivo di preoccuparsi, ma è necessario prestare molta attenzione ai luoghi che si decide di visitare e, a maggior ragione, di ispezionare accuratamente il proprio corpo una volta fatto rientro a casa. E in presenza di qualche sintomo, tipico del morso da zecca, rivolgersi subito al pronto soccorso. Ricordo inoltre che contro il virus della meningoencefalite da zecca (Tbe) c'è la possibilità di vaccinarsi: nella nostra regione la somministrazione è gratuita». 

Il morso è indolore, ma può costituire un'insidia per la salute. Quella più pericolosa per l'uomo è la zecca dei boschi. Durante il pasto possono contagiare l'uomo trasmettendo diversi agenti infettivi responsabili di malattie anche complesse, talora serie, non sempre facili da riconoscere. Sono responsabili, per esempio, della trasmissione della Borrelia (malattia di Lyme) e del virus della meningoencefalite da zecca (Tbe).
Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Maggio 2018, 10:41
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