Zdenka, uccisa davanti alle figlie. L'ex si difende: «È stata lei ad aggredirmi, aveva un coltello»

Zdenka, uccisa davanti alle figlie. L'ex si difende: «È stata lei ad aggredirmi, aveva un coltello»
Tre giorni dopo l'omicidio di Zdenka Krjcikova, la 41enne uccisa in un bar davanti alle sue figlie gemelle di 11 anni, si trova ancora in carcere Francesco Baingio Douglas Fadda, il 45enne sassarese accusato di averla uccisa. E l'interrogatorio di garanzia potrebbe slittare sino a giovedì 20 febbraio. L'omicidio è stato commesso al British Cafè di via Tiziano, a Sorso, il paese in cui la donna viveva da tempo insieme alle due figlie gemelle di 11 anni.

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Dopo un litigio nato dentro l'abitazione di lei, l'accoltellamento nel bar sotto casa, in cui la vittima aveva cercato rifugio. Alcuni testimoni hanno riferito di una sola coltellata, un colpo secco inferto allo sterno da Fadda prima di caricare Zdenka e le sue bambine in auto e tentare la fuga. Se sia stata effettivamente quell'unica coltellata ad uccidere la donna lo stabilirà l'autopsia, affidata dal sostituto procuratore di Sassari, Maurizio Musco, al medico legale Salvatore Lorenzoni: l'esame è tuttora in corso.

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Intanto dopo la difesa d'ufficio dei legali Ettore Licheri e Carlo Foddai, il presunto assassino sarà assistito dall'avvocato Lorenzo Galisai. Ai carabinieri e al pm che lo hanno interrogato a lungo dopo il fermo, l'uomo si è difeso dicendo che è stata la sua ex ad aggredirlo con un coltello e di essere rimasto lui stesso ferito alle gambe. I tagli sono stati comparati con l'arma usata per uccidere la 41enne: l'obiettivo è quello di capire se le ferite siano compatibili con la ricostruzione di Fadda. Non è escluso, infatti, che le lesioni siano riconducibili all'incidente avuto dall'uomo il giorno prima dell'omicidio.

Nel frattempo, dal quotidiano La Nuova Sardegna si apprende che la vittima aveva difeso e perdonato il suo ex davanti al giudice di Sassari in occasione di un'udienza del processo per maltrattamenti sulla donna. È successo la mattina del 14 febbraio, 24 ore prima del delitto.
La comunità di Sorso è ancora sotto choc. Il Comune, la scuola frequentata dalle due gemelle e la parrocchia di San Pantaleo hanno deciso per mercoledì 19, alle 18.30, di dedicare alla donna uccisa una messa di suffragio e una fiaccolata. 

Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Febbraio 2020, 16:49
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